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  • L’Italia che lavora in silenzio non finisce in trend, ma manda avanti il Paese. I RadioFrame21 le dedicano “Sporco West”

    C’è un’Italia che non finisce in copertina, che non vive di viralità, che ogni giorno fa i conti con fatica, sudore e piccoli traguardi. Un’Italia fatta di gesti, valori, mestiere. Di persone che si sporcano le mani per costruire qualcosa che rimanga nel tempo. È l’Italia di chi coltiva, ristruttura, resiste. È la storia di chi porta avanti il proprio lavoro in silenzio, e nonostante tutto, continua a tenere duro per un futuro migliore.

    A loro, a chi non ha tempo per i trend dei social network ma non ha mai smesso di esserci, i RadioFrame21 – duo cinematic-rock romano formato da Danilo Garcia Di Meo e Danesh Chillura – dedicano “Sporco West” (Label 33/Virgin Italia), un brano interamente strumentale, dal suono ruvido e diretto, che pone al centro la forza di una parte del Paese spesso dimenticata dalle cronache, ma che ogni giorno manda avanti comunità, territori e famiglie.

    Un racconto musicale senza voce, ma con un volto: quello di una giovane donna che – nel videoclip ufficiale presentato in anteprima nazionale su Sky TG24 – lavora con le mani, salda, assembla, si affatica. Senza mai fermarsi. Nessuna scena patinata, solo l’eroismo quotidiano di chi crea la propria storia senza postarla o cercare qualcuno che la racconti, mentre tutto intorno corre, cambia e dimentica.

    Ed è proprio l’assenza di parole ad aprire uno spazio nuovo: uno spazio in cui l’ascolto non è guidato, ma accade. E in cui chi guarda e chi sente è chiamato a riconoscere quello che spesso non si vede, ciò che non finisce sui giornali perché non fa scalpore, ma tiene in piedi una nazione intera: la dignità dei lavoratori che la sorreggono, tra erbacce da estirpare e sogni da dipingere.

    «Abbiamo immaginato un suono che rappresentasse il gesto fisico e quello simbolico – spiegano i Radioframe21 –. Per noi “Sporco West” è un piccolo omaggio a chi continua a costruire anche quando sembra non serva più. A chi resiste facendo, non solo parlando.»

    Un omaggio che arriva in un Paese dove il lavoro resta un’emergenza sociale: secondo l’ISTAT, nel 2023, il 7,6% degli occupati rientra tra i cosiddetti “working poors”, con punte oltre il 14% tra gli operai e stipendi che non arrivano ai mille euro al mese pur avendo un impiego stabile. Sono muratori, operai, braccianti, artigiani. Mani che reggono l’economia senza mai finire nei trend di TikTok.

    Dati che fotografano un’Italia in difficoltà, cifre dietro le quali ci sono volti, storie, famiglie.

    “Sporco West” se ne fa carico e li porta sullo schermo trasformandoli in immagini: il video, diretto da Danilo Garcia Di Meo – che oltre ad essere membro del duo è da sempre un autore attento alle realtà invisibili e marginali -, presenta una regia asciutta, documentaria, priva di concessioni estetiche: un piano sequenza narrativo che racconta il lavoro come forma di presenza, il corpo come luogo di costruzione, la musica come struttura portante.

    La protagonista non è il simbolo di un’eroina epica: è una donna che porta avanti la propria vita giorno dopo giorno, trovando energia e bellezza nei gesti più concreti. È l’incarnazione di chi contribuisce alla comunità senza mai finire nei titoli di giornale.

    “Sporco West” non è però solo immagini. È anche – e soprattutto – suono.

    La cifra distintiva dei RadioFrame21 è una miscela personale di rock, ambient, colonne sonore, chitarre ruvide e stratificazioni elettroniche. Nel brano, questa ricerca diventa un paesaggio sonoro di frontiera che parla di chi si muove ai margini, di chi sceglie di fare, anche quando nessuno guarda.

    «Volevamo raccontare la forza che sta nella straordinarietà dell’ordinario: la capacità di portare avanti i propri progetti, i propri sogni, nonostante gli ostacoli – concludono -. È la nostra idea di libertà: non quella dell’engagement, ma quella costruita con sudore, fatica e volontà.»

    “Sporco West” porta avanti l’identità dei RadioFrame21: un laboratorio cinematic-rock che unisce radici rock-blues ed elettroniche con un’anima legata al mondo delle colonne sonore.

    Forse la musica non cambierà il mondo. Ma può ancora rifletterlo. Per farci riflettere. “Sporco West” lo fa: senza parole, ma con tutto il necessario. Un videoclip, un suono, uno scorcio di quotidiano. Non ci sono supereroi: solo la fotografia di quello che viviamo e vediamo ogni giorno, ma a cui ormai non facciamo più caso.

    Nessuna retorica, nessuna morale. Solo una storia che ha il sapore della vita vera. E un brano che, per una volta, la segue.

  • “La cattiva” è il nuovo singolo di Rebic

    Dal 7 novembre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “La cattiva”, il nuovo singolo di Rebic.

     

    Con “La Cattiva”, Rebic torna sulla scena con un singolo esplosivo che mescola urban e latin vibes in un mix di energia pura e attitudine senza compromessi. Il brano si distingue per le sonorità moderne, il beat coinvolgente e un testo diretto ed esplicito, capace di raccontare con ironia e forza la figura di una donna indipendente, sicura di sé e senza paura di mostrarsi per quella che è. Rebic firma un pezzo brillante, deciso e senza filtri, confermando la sua identità artistica e la sua capacità di fondere sensualità, ritmo e autenticità in un sound contemporaneo e riconoscibile.

    Commenta l’artista a proposito del nuovo brano: “Con questo singolo voglio confermare la mia identità decisa e contemporanea. La Cattiva è un brano di impatto, curato in ogni dettaglio e pensato per raccontare la figura di una donna consapevole, indipendente e libera di mostrarsi senza maschere. In questo pezzo, mi presento senza filtri, completamente trasparente e fedele a me stessa, firmando un singolo che unisce autenticità, ritmo e carattere in un’unica, potente dichiarazione d’intenti.”

    Nel videoclip di “La Cattiva”, Rebic si mostra sicura di sé e senza filtri, rivelando tutta la sua autenticità artistica e personale. Ambientato su una spiaggia al tramonto, il video cattura un’atmosfera intima e magnetica: tra le luci calde della sera e il suono del mare, Rebic si rilassa, canta e si lascia attraversare dalle emozioni del brano.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=QRBXzfRVYDw

    Biografia

    Rebic è un’artista di 25 anni originaria di Siena. Vive a Milano e svolge la sua professione di geometra, ma la sua più grande passione è il canto.

    A soli 11 anni, durante le scuole medie, la sua insegnante di musica la invitò a entrare nei cori scolastici. Da lì, passando presto alla voce principale, non ha mai smesso di cantare. Autodidatta e determinata, ha imparato da sola a gestire la propria voce e a scrivere i suoi testi, accompagnandosi al pianoforte, suo strumento di riferimento. Le sue influenze principali arrivano dalla musica argentina e internazionale, mentre la scena italiana non rispecchia pienamente il suo stile e la sua visione musicale. Con il supporto di un manager, di un team di produttori e grafici, Rebic sta costruendo un progetto solido e curato in ogni dettaglio, pensato per esprimere al meglio la sua identità artistica. Il suo pubblico ideale non ha confini: la sua musica si rivolge a chiunque apprezzi l’autenticità e la passione.

    “La cattiva” è il nuovo singolo di Rebic disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 7 novembre 2025.

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  • “Canzone universale” è il nuovo singolo di mucchioselvaggio

    Dal 7 novembre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming “Canzone Universale”, il nuovo singolo di mucchioselvaggio (Maionese/Warner Chappell).

    E se esistesse una canzone universale? Una canzone con musica e parole in grado di risolvere ogni situazione e di parlare al cuore di tutti? Noi ce lo siamo sempre chiesti e abbiamo sempre immaginato come potrebbe essere. Una specie di formula magica in grado di far ragionare tutti con il buon senso e lenire il dolore di ognuno di noi. La musica ha questo potere? Secondo il mucchioselvaggio assolutamente sì.

    Guarda il videoclip su YouTube https://www.youtube.com/watch?v=8CaRIQNJIws

     

    Il video di Canzone universale è stato girato ad Asciano in provincia di Siena, un luogo dove la natura       mostra quanto può essere meravigliosa ed universale. Si gioca con lo spazio immenso di questi luoghi per creare un bilanciamento tra musica e natura, e riportare un senso di pace…universale appunto.

    Biografia

    mucchioselvaggio nasce nel 1992. È la voglia di 3 amici fraterni di fare rock! Gianni, Nevio e Riccardo incidono il primo demotape “THE HOLE IN THE WALL” nel 1992, seguito l’anno dopo da “LIVIDI ADDOSSO” che svolta sui testi in italiano e in un rock più commestibile. In quei 2 anni insieme faranno un sacco di concerti ed esperienze. La storia si evolve in Caffè Sindona con sempre più gradimento e poi in un progetto solista di Gianni come ULIVIERI con il singolo “io ti amo ma devo ucciderti” (2004) che riscuote successo in radio e in tv! Dopo più di 30 anni i sempre 3 amici fraterni decidono che è il momento di risalire di nuovo insieme sul palco a macinare musica. Lo fanno con canzoni del loro vecchio repertorio e con una nuova uscita discografica, il singolo “Stasera”, che anticipa la realizzazione di un album dal titolo “La vecchia scuola cilena”. Nel 2025 vengono selezionati e presi a bordo del progetto Maionese di Matilde Dischi. Ed è di nuovo rock and roll!

     

     

    “Canzone universale” è il nuovo singolo di mucchioselvaggio disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 07 novembre 2025.

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  • “Stelle e brividi” è il nuovo singolo di Fabiola

    Da venerdì 7 novembre 2025 sarà in rotazione radiofonica “Stelle e brividi”, il nuovo singolo di Fabiola già disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 31 ottobre.

    “Stelle e Brividi” è un brano nato nelle calde giornate estive ma porta con sé quel dolce sapore malinconico che accompagna il passaggio dall’estate all’autunno, risvegliando i ricordi di quei momenti. La canzone racconta di luoghi che suscitano il desiderio di ritorno e di sensazioni intense che vorremmo rivivere, poiché hanno lasciato un segno profondo nel nostro cuore. Il sound è quello di una ballad dolce, romantica e nostalgica, capace di catturare l’essenza di quegli istanti preziosi che vorremmo trattenere per sempre.

    Spiega l’artista a proposito del brano: “I primi accordi di Stelle e brividi sono nati in estate durante mentre ero in Sicilia, avevo con me la mia tastierina e ho iniziato a comporre e scrivere la prima parte di questa canzone. In seguito, con l’aiuto di Alberto Boschiero e l’arrangiamento di Marco Marra, la canzone ha preso forma. È sempre una bella emozione vivere le fasi della creazione di una propria canzone.

    Dopo il brano <Ancora una volta> pubblicato nel mese di aprile, <Stelle e brividi> si inserisce nel mio progetto artistico sempre nel filone delle ballad”.

    Il videoclip di “Stelle e Brividi” è stato girato durante l’estate in Sicilia, nella provincia di Agrigento, tra le suggestive località di Palma di Montechiaro, San Leone e il belvedere di Casteltermini. Le riprese e il montaggio sono stati curati da Creativity, con Salvatore Di Piazza e Valentina Sepe alla regia.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://www.youtube.com/watch?v=Qp_m-VNZlpU

     

    Biografia

    Fabiola Falletta è una cantautrice pop appassionata di musica fin da piccola. È cresciuta ascoltando generi musicali diversi, dal pop, al rock, al soul. Tra le sue principali reference musicali ci sono le canzoni di Giorgia, Levante, Annalisa, Elisa, Whitney Houston, Celine Dion, Gloria Gaynor, Mina, Noemi, Joss Stone, Lady Gaga, Nina Zilli, Nek, Marco Mengoni, Biagio Antonacci, Lucio Dalla, Fabrizio De Andrè.

    Fabiola ha iniziato a studiare canto moderno all’età di 15 anni e continua a studiare tuttora; all’età di 26 anni ha iniziato lo studio della chitarra, uno strumento che l’ha sempre affascinata, utile anche per poter comporre i propri brani e per potersi accompagnare mentre canta.

    L’artista ha da poco concluso un corso di Avviamento alla Professione come cantante alla Gypsy Musical Academy di Torino.

    Ha sempre avuto la passione per la scrittura e nel 2016 dopo uno stage di scrittura con Tony Bungaro, Fabiola scrive il suo primo inedito “Effetto sorpresa”. Nel 2020 inizia a lavorare al suo attuale progetto artistico con la creazione di alcuni brani inediti nati da collaborazioni con altri cantautori e autori. In questi anni ha avuto la possibilità grazie ad un team di professionisti di sperimentare per i suoi brani vari generi (pop/rock, indie/pop), produzioni musicali e stili di scrittura diversi.

    Con la sua musica Fabiola desidera raggiungere e far emozionare la maggior parte del pubblico senza limiti di età e far immedesimare le persone nei brani, rendendo chi ascolta parte della storia raccontata.

    Per Fabiola, ogni brano rappresenta un viaggio che racconta di legami con persone e luoghi che lasciano il segno; l’obiettivo dell’artista è quello di far conoscere la propria musica e creare un legame con chi ascolta le sue canzoni. Un altro obiettivo è quello di realizzare un album e continuare a scrivere canzoni.

    Tra le canzoni di Fabiola da ascoltare su Spotify, ci sono “Ancora una volta”, “Dirmi che mi ami”, “io sulla luna”, brani nati da diverse collaborazioni.

    “Stelle e brividi” è il nuovo singolo di Fabiola disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 31 ottobre e in rotazione radiofonica da venerdì 7 novembre.

     

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  • Non solo periferia capitale: il 12 dicembre la musica internazionale punta su Roma per l’inclusione

    Per la prima volta a Roma, il 12 dicembre 2025 alle ore 21:00, il Teatro India (Lungotevere Gassman 1, Roma) ospiterà un concerto esclusivo organizzato dal Municipio Roma XI di Roma Capitale in collaborazione con La Cooperativa Sociale H-Anno Zero e con il contributo di Fondazione Charlemagne nell’ambito del programma Periferia Capitale.

    Si chiama Best Life in Rome ed è un evento musicale straordinario che celebra l’inclusione e il talento artistico delle persone con disabilità attraverso la musica. Un concerto internazionale che vedrà l’esibizione congiunta di due realtà musicali di rilievo internazionale: la Scooppiati Diversamente Band di Roma e The Music Man Project UK di Londra. Questo evento a ingresso libero (ma con prenotazione consigliata su www.scooppiati.it/bestlifeinrome) rappresenta un’occasione unica per promuovere l’inclusione sociale e valorizzare il talento artistico di persone con disabilità, rompendo stereotipi e barriere culturali.

    Questo evento rappresenta un momento di straordinaria condivisione e celebrazione del talento, dimostrando che la musica può essere un potente strumento di inclusione”, ha dichiarato Dott.ssa Maddalena Maggi, Presidente della Cooperativa Sociale H-Anno Zero.

    Siamo orgogliosi di portare per la prima volta a Roma la musica e l’energia di The Music Man Project, un progetto straordinario che insegna musica ad oltre 700 ragazzi con disabilità in tutto il Regno Unito”, ha aggiunto Gianluca Lanzi, Presidente del Municipio Roma XI.


  • “Addio” è il nuovo singolo di Doris

    Da venerdì 7 novembre 2025 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale “ADDIO” (Up Music), il nuovo singolo di DORIS.

     

    “Addio” è un brano che racconta le emozioni vissute quando si trova il coraggio di lasciar andare un passato doloroso o persone tossiche. È una canzone di liberazione, che trasforma la fine in un nuovo inizio.

     

     

     

    Spiega l’artista a proposito del brano: “Questa canzone è molto importante per me. Mi ha aiutata ad esprimere in musica quello che a parole non sono mai riuscita a fare”.

     

     

    Biografia

     

    Doris, ventenne originaria del Friuli, si avvicina alla musica fin da bambina, quando a soli cinque anni inizia a suonare il violino. La passione cresce al punto da portarla, a quattordici anni, a iscriversi al liceo musicale, dove integra anche lo studio del pianoforte. Dopo tre anni, a causa di alcuni problemi, decide di cambiare percorso e intraprende la formazione come parrucchiera, scelta che le permette di avere più tempo da dedicare a ciò che ama di più: il canto. Inizia così a prendere lezioni di canto, scoprendo sin da subito che la sua vera vocazione è quella di diventare cantante. Da allora, Doris lavora con impegno e determinazione per trasformare questo sogno in realtà.

    “Addio” è il nuovo singolo di Doris disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 7 novembre.

     

     

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  • Il Cuore Verde del Celtic Rock si Sposta in Brianza: L’IRISH PARTY Arriva al Bloom di Mezzago!

    Musica travolgente, balli irlandesi e l’autentica atmosfera celtica per una festa imperdibile in uno dei locali storici della scena musicale brianzola.

    La grande festa delle tradizioni irlandesi fa tappa in Brianza. Sabato 15 Novembre 2025, a partire dalle ore 21:30, il leggendario Bloom di Mezzago si tingerà di verde per ospitare l’attesissimo IRISH PARTY, un evento che celebra con energia e passione le vibranti sonorità dell’Isola di Smeraldo.

    Non una semplice serata, ma un’esperienza intensa che unisce la cultura celtica all’ambiente unico del Bloom, pronto a trasformarsi per l’occasione.

    L’elemento centrale della festa sarà il concerto dal vivo dei Meneguinness, una delle band più apprezzate del panorama folk-rock irlandese italiano. Con il loro sound energico e contagioso, i Meneguinness promettono di far ballare il pubblico a ritmo di jig, reel e ballate tradizionali, reinterpretate con uno spirito moderno e travolgente.

    A completare l’atmosfera ci sarà lo straordinario spettacolo di balli irlandesi a cura di Gens d’Ys, il primo gruppo di danze irlandesi in Italia. I loro ballerini, con costumi tradizionali e una tecnica impeccabile, regaleranno una performance mozzafiato, portando sul palco la gioia e la complessità delle danze tipiche.

    I partecipanti potranno inoltre immergersi nello spirito irlandese anche grazie a videoproiezioni e addobbi a tema.

    L’Irish Party al Bloom è l’occasione perfetta per celebrare le tradizioni irlandesi in un format di grande festa, unendo musica di qualità, performance di danza di alto livello e un’atmosfera unica.

  • Dal 4 al 25 novembre “Il rito del jazz” alla Cascina Cuccagna di Milano  con Rusnak, gli Aeronauts, Falzone e Andreoli 

     


    Nel mese di novembre sono quattro gli appuntamenti della rassegna organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi presso il ristorante Un posto a Milano: sul palco del Cuccagna Jazz Club si esibiranno giovani talenti in ascesa e musicisti di fama internazionale

    MILANO – Entra nel vivo la quarta stagione de Il rito del jazz, la rassegna organizzata dall’associazione culturale Musicamorfosi alla Cascina Cuccagna di Milano, negli accoglienti locali del ristorante Un posto a Milano, che per l’occasione si trasforma, una volta alla settimana, nel Cuccagna Jazz Club.  I concerti, realizzati con il contributo di Nuovo Imaie e con il patrocinio del Municipio 4 del Comune di Milano, sono una vetrina preziosa per i giovani talenti della nuova scena jazzistica nazionale, anche se nella programmazione non mancano i big italiani e neppure musicisti di fama internazionale. La formula è quella collaudata del doppio set (alle ore 19.30 e 21.30) con ingresso libero (prenotazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.it).
    Per il primo appuntamento di novembre, un gradito ritorno: martedì 4 sarà di scena di nuovo il quartetto del contrabbassista polacco Jaromir Rusnak, che propone un jazz moderno fatto di composizioni originali che uniscono struttura e improvvisazione, con un linguaggio contemporaneo e aperto alle influenze europee. Il leader sarà affiancato dal sassofonista Jossy Botte, dal pianista Davide Cabiddu e dal batterista Andrea Lo Palo. Il suono coeso del gruppo, nato nel 2021 e già con tre album all’attivo (due anni fa il quartetto si è aggiudicato il Premio del Conservatorio di Milano), è il risultato di una forte intesa musicale.
    La settimana successiva, martedì 11 novembre, si esibirà il trio Aeronauts composto da Francesco Sensi (chitarra), Frank Masetti (basso elettrico) e Marcello Repola (batteria): alla Cascina Cuccagna i tre giovani musicisti presenteranno Automata, il loro album d’esordio, uscito lo scorso febbraio per l’etichetta Filibusta Records. Il jazz moderno del gruppo è aperto alle contaminazioni con altri generi musicali, a cominciare dal Pop e dal Rock. Il risultato è un suono coinvolgente, ricco e robusto. Le composizioni originali di Automata sono state lodate dalla critica specializzata: «Gli Aeronauts suonano una musica fisica e malinconica nello stesso tempo, animata da una nervosa elettricità che tuttavia non soverchia il tratto gentile dell’emozione con cui riescono a far partecipe l’ascoltatore».
    Martedì 18 novembre i riflettori saranno tutti per la formazione guidata dal trombettista Giovanni Falzone, tra i jazzisti più quotati della scena italiana e internazionale. Condivideranno il palco con lui Giuseppe La Grutta (basso elettrico) e Riccardo Tosi (batteria), due musicisti attenti e sensibili, capaci di recepire e sviluppare ogni minimo segnale del leader. Il trio si muove libero da ogni convenzione e barriera stilistica, privilegiando la creatività e l’imprevedibilità. Durante il concerto momenti esecutivi con strutture ben definite si alterneranno a fasi di puro interplay, dove la composizione istantanea dei singoli si fonderà con le partiture. L’idea alla base di questo progetto è, infatti, quella di basarsi soprattutto sull’improvvisazione tematica.
    L’ultimo concerto del mese è in programma martedì 25 novembre con il quartetto guidato dal trombonista e compositore Andrea Andreoli, jazzista di grande talento che vanta collaborazioni illustri con il gotha del jazz mondiale (Billy Cobham, WDR Big Band, Incognito, Maria Schneider, Vince Mendoza, Fred Hersch, Bob Mintzer, Bill Laurence, Randy Brecker, Mike Mainieri, Dave Weckl, Ennio Morricone, Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Fabrizio Bosso ma non solo).
    Insieme a Dario Spezia (chitarra), Carlo Bavetta (contrabbasso) e Matteo Rebulla (batteria), Andreoli presenterà l’album My Family Things, il suo ultimo disco, nel quale esplora la complessità di bilanciare la vita del musicista con il ruolo di padre e marito, spesso trovandosi diviso tra il desiderio di essere a casa, in famiglia, e l’impegno costante di tour ed esibizioni: «La musica dell’album riflette questa dualità attraverso brani originali – afferma il trombonista – che sono dedicati o ispirati ai miei familiari. Questi brani sono intrisi di emozioni autentiche e profonde. La melodia è fondamentale nel mio processo compositivo e si riflette chiaramente nella musica del quartetto, capace di fondere armonie sofisticate con motivi coinvolgenti».

    CUCCAGNA JAZZ CLUB – IL RITO DEL JAZZ
    Un posto a Milano, Cascina Cuccagna, via Cuccagna 2/4, Milano.
    Ingresso libero. Informazioni: tel. 025457785; email: info@unpostoamilano.it

    I CONCERTI DI NOVEMBRE 2025
    Martedì 4 novembre, ore 19.30 e 21.30
    JAROMIR RUSNAK QUARTET
    Jossy Botte, sax tenore
    Davide Cabiddu, pianoforte
    Jaromir Rusnak, contrabbasso
    Andrea Lo Palo, batteria

    Martedì 11 novembre, ore 19.30 e 21.30
    AERONAUTS
    Francesco Sensi, chitarra
    Frank Masetti, basso elettrico
    Marcello Repola, batteria

    Martedì 18 novembre, ore 19.30 e 21.30
    GIOVANNI FALZONE TRIO 
    Giovanni Falzone, tromba
    Giuseppe La Grutta, basso elettrico
    Riccardo Tosi, batteria

    Martedì 25 novembre, ore 19.30 e 21.30
    ANDREA ANDREOLI – MY FAMILY THINGS
    Andrea Andreoli, trombone 
    Dario Spezia, chitarra 
    Carlo Bavetta, contrabbasso
    Matteo Rebulla, batteria
  • Folkstone: dal 7 novembre in radio il nuovo singolo “Vuoto a perdere” estratto dal doppio album “Natura Morta”

    Da venerdì 7 novembre 2025 sarà in rotazione radiofonica “VUOTO A PERDERE”, il nuovo singolo dei FOLKSTONE estratto dal doppio album “NATURA MORTA”. Attualmente la band è impegnata con il “Delirium Winter Tour – Special Edition”.

    “Vuoto a perdere” è un brano che racconta delle estati degli anni ’80, quando un bambino ancora senza maschere, senza pretese, senza alibi alcuno viveva tra sogni e semplice quotidianità. Poi la vita si presentò con i suoi graffi e quel bambino rilanciò con i suoi sbagli e la sua perenne insicurezza in bilico tra sfacciataggine e malinconia.  Il potente riff di pive graffia dentro e lascia il segno, proprio come la vita. Un brano che sicuramente non lascia indifferenti.

    “Prima o poi arriva il momento in cui si fanno i conti con sè stessi e non sempre si gioca ad armi pari con le scuse ed i rimorsi… e le pive risuonano granitiche nell’orizzonte che si ferma sognando solo il possibile”, dichiarano i Folkstone.

     

    “Natura Morta” già disponibile dal 21 marzo 2025 su tutte le piattaforme di streaming digitale, in formato fisico e vinile, è un doppio album dall’animo malinconico e sincero, ma anche potente e vibrante di energia. Il disco si arricchisce della partecipazione di importanti featuring con artisti come i Modena City Ramblers in Fragile, Trevor Sadist in Mediterraneo, Daridel in Mala Tempora Currunt e i Punkreas in La Fabbrica dei Perdenti.  La musica si orchestra tra cornamuse, arpa e altri strumenti che, con il loro fascino, evocano tempi lontani. I testi, invece, sono sempre radicati nel qui e nell’ora, pronti a ritrarre scorci d’umanità con un occhio che, più che critico, rimane sensibile dalla prima all’ultima riga. Un ritratto scanzonato e romantico delle nostre vite e del mondo che ci circonda.

    Commenta la band a proposito del disco: «La nostra “Natura Morta” è uno sguardo perso nella vita, un senso di disordine mistico ed una dose di disillusione nata da una costante ed autocritica riflessione. Il tutto sempre con il sorriso sulle labbra, sempre consapevoli della quotidiana realtà, così meravigliosa e struggente al tempo stesso. Siamo nell’epoca del materialismo spinto. Il nostro vuole essere un urlo disperatamente romantico».

     

    “NATURA MORTA” è disponibile su AUDIOGLOBE

     

     “NATURA MORTA” TRACKLIST:

    1. Alabastro
    2. Appennino
    3. Vuoto a Perdere
    4. Lacrime di Marmo
    5. Natura Morta
    6. Macerie
    7. Resta qui
    8. Fragile – Feat. Modena City Ramblers
    9. Mediterraneo – Feat. Trevor, Sadist
    10. Mala Tempora Currunt – Feat. Daridel
    11. La Fabbrica dei Perdenti – Feat. Punkreas
    12. Scarpe Rotte
    13. Persia
    14. Sulla Riva
    15. Brindo Otra Vez
    16. L’ultima Thule (cover Guccini)

     

    Il “DELIRIUM WINTER TOUR – SPECIAL EDITION” non sarà solo un viaggio musicale, ma anche un momento di condivisione con il pubblico che da sempre accompagna la band con grande partecipazione e affetto.

    DELIRIUM WINTER TOUR

    Il calore di questa estate lo portiamo nei club. Il delirium continua…

     

    05/10 Faenza (RA) | MEI – Meeting Degli Indipendenti

    31/10 Cagliari | FABRIK

    08/11 San Donà di Piave (VE) | Revolver Club

    15/11 Isola della Scala (VR) | Taste of Earth

    21/11 Genova | Verdi Teatro Genova

    22/11 Taneto (RE) | Fuori Orario

    29/11 Grassina (FI) | Viper Theatre C/o CdP

    06/12 Ciampino (RM) | ORION

    17/12 Torino | Hiroshima Mon Amour

    20/12 Ranica (BG) | Druso

    (Calendario in aggiornamento)

    Per maggiori informazioni: www.folkstone.it

     

     

     

    FOLKSTONE | BIOGRAFIA

    I Folkstone sono una rock metal band che si forma nel 2004 da un’idea di Lorenzo “Lore” Marchesi, frontman della band. All’attivo oggi hanno 7 album studio e 2 DVD live. Ciò che rende unica questa band è la miscela esplosiva tra strumenti antichi quali cornamuse, arpa, flauti, bouzuki, ghironda e la granitica base rock/metal di basso, chitarra e batteria. Il cantato è interamente in italiano ed i loro testi sono ricercati e coinvolgenti tra il narrativo, l’interiorità ed il sociale. La loro naturale dimensione è sin dall’inizio il puro live, dove riescono ad esprimere tramite un’attitudine punk tutta la loro potenza ed espressività maturata attraverso centinaia e centinaia di live in Italia ed Europa. Dopo una separazione durata qualche anno nel 2023 annunciano la Reunion con un’esibizione al Live Club di Trezzo sull’Adda come Headliner del MetalItalia Festival. Data l’incredibile e calorosa risposta dei fan la band decide di proseguire con concerti, singoli e video che confermano la solidità del sound dei Folkstone ed il suo spazio all’interno del panorama rock italiano. Arrivano così a pubblicare un nuovo lavoro, un doppio album dal titolo “Natura Morta” presentato a marzo 2025 in 3 date sold out al Legend Club di Milano.

    Dopo un’estate all’insegna di potenti live ad ottobre 2025 ricevono il Premio alla Carriera da partre del Mei.

    Ad oggi si preparano al “Winter Delirium Tour” che li porterà nelle città che ancora non hanno potuto ascoltare la loro “Natura Morta” dal vivo. In questa occasione la band ha deciso di rimasterizzare l’album “Il Confine” del 2012 in quanto esaurito da tempo e di farne un doppio vinile mai pubblicato in edizione limitata, numerata ed autografata.

    “Vuoto a perdere” è il nuovo singolo dei FOLKSTONE estratto dal doppio album “Natura Morta” disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 21 marzo e in rotazione radiofonica da venerdì 7 novembre.

     

     

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  • Giuseppe Blanco, giovane talento del pianoforte jazz, si aggiudica la sesta edizione del Premio Lelio Luttazzi

    La finale del concorso organizzato dalla Fondazione Lelio Luttazzi e riservato ai giovani autori pianisti jazz si è svolta al CPM di Milano ed è stata vinta dal pianista siciliano, votato all’unanimità dalla giuria
                                                       
    MILANO –  È Giuseppe Blanco il vincitore della sesta edizione del Premio Lelio Luttazzi, il concorso nazionale riservato ai giovani autori pianisti jazz (dai 16 ai 30 anni di età) che rende omaggio al grande musicista e showman triestino, tra le figure più poliedriche della cultura italiana. Nell’auditorium del CPM Music Institute di Milano, Giuseppe Blanco si è imposto sugli altri musicisti ammessi all’atto finale della competizione (Edoardo Bosi, Matteo Maranzana e Giovanni Panzeri), presentando una composizione originale (“Scilla e Cariddi”) e interpretando un classico del repertorio di Luttazzi (“Ritorno a Trieste”): si è così aggiudicato una borsa di studio del valore di 1.000 euro. Inoltre, il suo  brano originale sarà registrato a cura della Fondazione Lelio Luttazzi e verrà distribuito sulle piattaforme digitali dall’etichetta Blue Serge di Sergio Cossu. Non solo: grazie alla vittoria in questa competizione, Giuseppe Blanco avrà la possibilità di esibirsi insieme alla Jazz Company di Gabriele Comeglio, direttore artistico del Premio Lelio Luttazzi, il prossimo febbraio sul palco del Blue Note di Milano. Questa la motivazione della giuria, composta da Mario Rusca (pianista e decano del jazz italiano), Claudio Angeleri (pianista e compositore) e Luca Nobis (direttore didattico del CPM): «Giuseppe ci ha conquistato per il suo senso dello swing e il suo groove irresistibile. Lo abbiamo votato all’unanimità».

    Chi è il vincitore
    Classe 1995, originario di Ragusa, Giuseppe Blanco si è laureato nel 2017 in Pianoforte Jazz presso i Civici Corsi di Jazz di Milano e nel 2021 ha conseguito il diploma accademico di II livello in Pianoforte Jazz presso il Conservatorio G. Verdi del capoluogo lombardo. Ha suonato con musicisti del calibro di Paolo Tomelleri, Robert Bonisolo, Tino Tracanna, Giulio Visibelli, Tony Arco, Marco Vaggi, Emilio Soana e Joyce Yuille. Alla guida del suo trio (con Yuri Goloubev al contrabbasso e Matteo Rebulla alla batteria) ha appena pubblicato l’album “Underside.


    La serata finale tra musica, gara e premiazione
    Nell’auditorium del CPM Music Institute, la serata della finale è stata impreziosita dall’esibizione del sestetto della Jazz Company, guidato dal sassofonista e compositore Gabriele Comeglio, e della vocalist Caterina Comeglio. La sesta edizione si è conclusa con una jam session collettiva sulle note di “Drums Blues” del grande Lelio. Pioniere del jazz italiano al fianco di Gorni Kramer e Franco Cerri, nel corso della sua lunga e brillante carriera Luttazzi ha firmato brani indimenticabili come Il giovanotto matto, Una zebra a pois, Vecchia America Chiedimi tutto ed è stato in grado di attraversare da protagonista, con leggerezza raffinata e ironia unica, il cinema, la radio e la televisione.

    Il Premio e i suoi protagonisti  
    Organizzato dalla Fondazione Lelio Luttazzi sotto l’alto patrocinio del Parlamento europeo e con i patrocini di Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Cultura, SIAE, AGIS, Comune di Milano, Comune di Roma (Assessorato alla Crescita culturale), Comune di Trieste e Nuovo Imaie, il Premio Lelio Luttazzi ha l’obiettivo di scoprire i nuovi talenti della musica italiana. Sottolinea Rossana Luttazzi, moglie del Maestro e alla guida della Fondazione (istituita nel 2010): «Il Premio è un omaggio a Lelio e nasce, in particolare, per lanciare i giovani autori pianisti jazz. In questi anni molti musicisti hanno partecipato al nostro concorso e i vincitori delle scorse edizioni, cioè Manuel Magrini, Danilo Tarso, Seby Burgio, Thomas Umbaca e Vittorio Esposito, sono oggi tra i protagonisti emergenti del panorama jazz nazionale. Ci auguriamo che lo stesso accada anche per Giuseppe Blanco».