Autore: AndreaInfusino

  • CRISTINA D’AVENA: ESIBIZIONE A SORPRESA ALLO STADIO DALL’ARA PRIMA DELLA PARTITA BOLOGNA-TORINO

    Bologna, 30 ottobre 2025 – Ieri sera, in occasione del match Bologna-Torino allo stadio Renato Dall’Ara, il pubblico ha assistito a un evento speciale: Cristina D’Avena è apparsa in campo per interpretare dal vivo il suo ultimo singolo “Siamo noi (Play to fight)”, sigla ufficiale della nuova stagione di Captain Tsubasa.

    Per la prima volta nella sua lunga carriera, la celebre artista bolognese si è esibita in uno stadio, regalando ai tifosi un momento di grande emozione. L’esibizione, inedita e inattesa, ha scatenato entusiasmo e applausi da parte del pubblico presente, che ha accolto Cristina con affetto e meraviglia.

    Prima della performance, il Bologna FC ha voluto rendere omaggio alla cantante, simbolo della città e della generazione cresciuta con le sue sigle, donandole una maglia ufficiale personalizzata con il suo cognome stampato sul retro, tra gli applausi e i cori dei tifosi.

    Con “Siamo noi (Play to fight)”, brano dedicato proprio al mondo del calcio, Cristina D’Avena celebra ancora una volta i valori di unione, solidarietà, forza e gioco di squadra, che da sempre contraddistinguono la sua musica e il suo pubblico.

  • Elegio racconta l’overthinking senza descriverlo: il disagio performato, non spiegato

    L’overthinking non è più una parola da social, ma un ecosistema mentale che definisce una generazione in bilico tra ipervigilanza e auto-sabotaggio. Una condizione quotidiana che si insinua in chi convive con la pressione di dover essere già “formato”, già “all’altezza”, già “risolutivo”, prima ancora di aver avuto il tempo di sbagliare. È una postura permanente, che consiste nel pensare troppo prima ancora di vivere, nell’interiorizzare la pressione prima ancora del fallimento. E in questo territorio, in questo spazio mentale saturo e quasi claustrofobico, nasce “Overthinking” (Starlight Records, Daylite Lab e The Orchard), il nuovo progetto di Elegio. Un brano che non infantilizza, ma circoscrive la crisi delle aspettative attraverso una disamina sonora che ne isola la matrice causale, la cui unica misura è la verità del contenuto.

    Elegio si colloca fuori dalla grammatica trap italiana dominante e importa la Baton Rouge, corrente pressoché inedita nel mercato nostrano, nata nell’omonima capitale della Louisiana e caratterizzata da un’impalcatura sonora minimale, mai accomodante. Mentre il mercato attuale tende a convergere su produzioni levigate, formule prevedibili e algoritmicamente ottimizzate, Elegio e il produttore Kidd Reo utilizzano la purezza gritty della Baton Rouge per creare una perfetta coerenza sonora con un testo che parla di traumi. Si tratta dell’introduzione di un sottogenere sinora inesplorato, che posiziona Elegio in un punto di assoluta discontinuità rispetto all’omologazione.

    Un’operazione culturale tutt’altro che convenzionale: la Baton Rouge è una delle pochissime scene rap contemporanee ancora non normalizzate dall’industria: una matrice sonora brutale, non conciliativa, nata in territori ad alta instabilità sociale, dove il suono non viene rifinito ma lasciato irregolare, imprevedibile. È quanto di più distante esista dalla trap italiana post-Spotify, realizzata spesso per trattenere l’ascolto, non per disturbare.

    Negli Stati Uniti, artisti come Young Bleed, NBA YoungBoy, Kevin Gates e Boosie BadAzz hanno costruito un impero globale senza mai passare dalla “pulizia commerciale”: numeri da record, ma con un linguaggio volutamente non addomesticato. Questa resistenza alla codifica algoritmica è ciò che fa della Baton Rouge una delle poche scene ancora non assorbite dal mercato, perché presenta un sound che non dovrebbe funzionare, e proprio per questo oggi rappresenta un’anomalia dirompente.

    Elegio, che arriva da Olbia, non emula un’identità che non gli appartiene, ma importa quel linguaggio nella sua funzione originaria. Non lo europeizza, non lo ammorbidisce, bensì lo adotta come la sua chiave di lettura del mondo, maneggiandolo come un detonatore verbale. Quella che propone non è una semplice alternativa stilistica, ma una forma narrativa autonoma, sinora solo richiamata solo in superficie.

    Nel testo, l’overthinking si manifesta con un distacco lapidario, senza essere descritto. È performato mentalmente e in tempo reale nei versi del brano:

    «Ho tagli che non cureranno le banconote»

    Una condanna esplicita dell’illusione meritocratica che identifica il successo economico con la felicità, dove l’arricchimento fallisce come antidoto al dolore.

    «Con questo brano – dichiara l’artista -, non volevo raccontare l’ansia, ma far capire come ti possiede nell’istante in cui credi di controllarla. L’overthinking non è un problema che hai, un’emozione, ma una fabbrica di ossessioni, un sistema che ti tiene in ostaggio: ti convince, con lucida follia, che tutto stia per esplodere. Il pezzo è la mia autopsia di uno stato mentale.»

    Elegio decostruisce il disagio per una generazione, la sua, che viene spesso rappresentata come fragile o eccessiva. Lui ci dimostra un’altra cosa: che esiste una forma di intelligenza emotiva fredda, analitica, capace di studiare il dolore senza spettacolarizzarlo né assolverlo.

    Il risultato è un’anomalia necessaria nel panorama musicale italiano, un suono che rifiuta l’accomodamento per la sua natura intrinsecamente non conciliativa. Elegio inietta una forma narrativa nuova, autonoma, dimostrando come la resistenza all’omologazione sia una mossa strategica di discontinuità assoluta più che paradigma di nicchia. Questa operazione analitica smonta l’ossessione per lo standard e per la “pulizia commerciale” imposta dagli algoritmi, una scelta di campo che sposta l’ansia dalla sua retorica.

    “Overthinking” è l’affermazione che una generazione, lungi dall’essere fragile, possiede la capacità di decostruire il proprio disagio, trasformando la pressione claustrofobica in un lessico la cui unica misura resta la verità del contenuto. È l’introduzione di una scena che, anziché ammorbidirsi, adotta un linguaggio nella sua funzione originaria, riaffermando che i tagli veri non potranno mai essere curati dalle banconote.

  • Ornella Sabia: “Up and Down” è il nuovo singolo

    Da venerdì 31 ottobre 2025 sarà in rotazione radiofonica “Up and Down” (Alicante Label), il nuovo singolo di Ornella Sabia, già disponibile sulle piattaforme digitali dal 24 ottobre.

    “Up and Down” è un brano che racconta una notte qualunque in una grande città, dove le luci al neon si riflettono sui vetri della metropolitana e diventano specchi di un’anima inquieta. La protagonista, tra i passeggeri, vive un senso di alienazione familiare, osservando volti sconosciuti, riflettendo sul passato e interrogandosi sul proprio cambiamento dopo un addio. Ogni fermata è una pausa di consapevolezza, un frammento di vita tra nostalgia e lucidità. La canzone nasce come ritratto sonoro del movimento interiore, in cui i pensieri salgono e scendono come i vagoni di una metropolitana notturna. La musica segue questo respiro con linee melodiche che oscillano “su e giù”, leggera ma pulsante, e una voce che alterna vulnerabilità e forza. Il pezzo parla a chi si muove nella città con le cuffie addosso e il cuore pieno di domande, trasformando il disorientamento in ritmo e la solitudine in un paesaggio emotivo riconoscibile.

     

    Spiega l’artista a proposito del brano: «Up and Down mi è venuta in mente un giorno che ero sfinita, ma ho deciso comunque di andare a correre. Mentre tutti intorno a me sembravano ‘up’, io dentro ero ‘down’, eppure cercavo lo stesso di portare a casa i miei diecimila passi. Da quella sensazione è nata la melodia: un’altalena tra resistenza e resa, tra il corpo che va avanti e la mente che resta indietro. È un brano che parla di alienazione, di come ci si possa sentire invisibili in una città come Roma — una x in mezzo a milioni di altre x — e al tempo stesso parte di una folla che condivide la stessa disperazione, come un vestito che tutti indossiamo senza accorgercene. Up and Down fa parte di un ciclo di canzoni, tra cui Milano, che ruotano attorno alla notte: quella delle città, ma anche quella interiore. Soffrendo d’insonnia, la notte per me è un luogo mentale in cui tutto prende forma — pensieri, voci, visioni. Il primo album, in uscita nel 2026, sarà un viaggio notturno che attraversa il buio dell’abbandono fino alla luce del mattino, una rinascita lenta».

     

    Il videoclip di “Up and Down”, diretto da Valerio Calabrese e girato a Potenza, descrive il viaggio mentale raccontato nella canzone attraverso spazi simbolici. La protagonista si muove in un teatro vuoto, un corridoio bianco e una strada urbana, simboleggianti memoria, identità e il conflitto tra realtà e ricordo. Il video sovrappone piani temporali, rendendo i ricordi vivi e riflettendo il battito emotivo del testo. Con un linguaggio visivo intimo e cinematografico, il regista traduce gli alti e bassi interiori della protagonista in una coreografia di luce e movimento, catturando la malinconia urbana e la vertigine emotiva del brano.

     

     

    Guarda il videoclip ufficiale di “Up and Down” su YouTube


     

     

    Biografia

    Ornella Sabia è una cantautrice e scrittrice originaria di Potenza attiva nel panorama musicale ed editoriale dal 2020. La sua relazione con la musica nasce da bambina, ma prende forma nel 2021 con l’uscita di Lucida, un brano rock scritto vent’anni prima, con cui raggiunge la finale di Sanremo Rock.

    Fin dagli inizi la scrittura è al centro del suo percorso: Ornella compone la sua prima canzone a sedici anni, You Take My Breath Away, un brano in inglese dal sapore pop-rock che riflette l’influenza delle sue prime icone, da Avril Lavigne ad Alanis Morissette. Negli anni il suo stile evolve, abbracciando sonorità più elettroniche e introspettive, dove la voce e il testo si fondono in un linguaggio personale, sospeso tra malinconia e forza.

    Nel 2023 pubblica il suo primo singolo ufficiale, Tira e Molla, un brano elettropop che racconta la precarietà affettiva, esistenziale e lavorativa dei giovani, con un invito a non smettere di cercare la felicità. Con questo pezzo arriva in finale al concorso “Permette Signorina”, esibendosi nei club romani. L’anno successivo torna con Come un libro aperto, in cui lascia spazio a una scrittura più intima e atmosferica, confermando la sua direzione verso un pop elettronico emotivo e d’autore.

    Le influenze di Ornella spaziano da Billie Eilish, per la capacità di trasformare l’intimità in linguaggio sonoro, a PJ Harvey, dalla quale eredita una certa tensione estetica e visiva. Dai Daft Punk e dai Massive Attack trae l’amore per le texture elettroniche e le atmosfere notturne, mentre nei Cranberries e in Elisa ritrova la delicatezza vocale del timbro e l’intensità emotiva. L’impronta narrativa di Bob Dylan e la limpidezza interpretativa di Joan Baez completano un universo musicale che unisce fragilità e coraggio, introspezione e modernità.

    Nel 2024 esce Milano, seguita da Up and Down, dove la cantautrice esplora temi come l’alienazione urbana, la memoria e l’identità, con uno sguardo sempre più maturo e consapevole.

    Attualmente Ornella collabora stabilmente con Cristian Lapolla di Epicentro dischi e Alicante Label (produzione) e Valerio Calabrese (video), curando personalmente l’immagine e la direzione creativa dei suoi progetti. Il suo pubblico di riferimento abbraccia Millennial e Gen Z, ascoltatori che si riconoscono in un pop d’autore sincero, emotivo e visivamente curato, capace di raccontare la vulnerabilità come una forma di forza.

    “Up and Down” è il nuovo singolo di Ornella Sabia disponibile sulle piattaforme digitali di streaming dal 24 ottobre 2025 e in rotazione radiofonica da venerdì 31 ottobre.

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  • NOCRAC: il 31 ottobre esce il lato C del disco d’esordio “Sexy Droga”

    Da venerdì 31 ottobre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali il lato C del disco d’esordio “SEXY DROGA” (Overdub Recordings) dei NOCRAC, da cui è estratto il singolo “Le Sei (Gioventù Ketamina)” in rotazione radiofonica dallo stesso giorno.

    “Le Sei (Gioventù Ketamina)” è una ballata sbilenca, generazionale, da urlare all’alba mentre la festa è già finita. Tra Baudelaire, Debord e coriandoli a caso, la canzone unisce una storia d’amore fuori asse alla sensazione collettiva di non divertirsi più come una volta — o forse di non averlo mai fatto davvero. Il sound oscilla tra i Velvet Underground e i Sonic Youth in downers: chitarre drogate di realtà, parole che inciampano su se stesse. Un inno millennial per una generazione che ha smesso di fingere entusiasmo. Una ballata post-rave, una cronaca poetica di feste finite male, memorie confuse, rimorsi da dancefloor.

     

    “Le Sei è il nostro grande singolo. Un pezzo sulla disillusione emotiva e sociale, su relazioni che non si reggono e su feste che non si accendono più. C’è la ketamina, perché è una sostanza simbolo del presente, tra fuga e disconnessione, ma anche perché volevamo fare delle chitarre tipo Wilco ubriachi, e sono uscite tipo Sonic Youth sotto ketamina. È il nostro tentativo di cantare con ironia il momento in cui il trucco si scioglie, e resta solo quella specie di tenerezza stanca che ti prende alle sei del mattino. E lei che non c’è più”, dichiarano i NOCRAC.

     

     

    “SEXY DROGA” in uscita il 5 dicembre 2025 sarà disponibile anche in vinile, in un formato a 4 lati (A, B, C e D), che include l’intero album. Il disco esplora ossessioni, dipendenze e smarrimento, camminando su un filo tra inadeguatezza e fallimento. È un album per chi cerca comprensione, non redenzione, e per chi ha vissuto la solitudine come esperienza comune.

    Unendo introspezione esistenziale e ironia, l’album gioca con i cliché del concept album, offrendo una riflessione critica sulla ricerca di un senso che spesso sembra destinata a fallire. Eppure, nel fallimento, risplende la bellezza di chi continua a lottare, anche senza trovare risposte definitive. Un viaggio tra le fragilità e le contraddizioni della vita.

    Le atmosfere sonore evocano un’estetica vintage, filtrata attraverso un presente instabile. I suoni morbidi e avvolgenti si mescolano a interferenze moderne, creando una reinterpretazione del passato. L’organico richiama il rock degli anni ’60/’70, con basso, batteria, chitarra, piano elettrico e tre voci a confronto. La musica gioca con la nostalgia, mescolando tragicità, autoironia e dissacrazione, e esplora le dipendenze attraverso parole, note e arrangiamenti. Corale e a più mani, inizialmente strumentale, diventa un canto che unisce preghiera e urlo. La produzione, tra techno bohémien e glitch emotivi, richiama l’introspezione di James Blake e l’ossessione dei CCCP.

    Spiega la band a proposito del nuovo lavoro discografico: “Sexy Droga è il nostro diario emotivo stropicciato, notturno, eccessivo quanto basta per lasciarti qualcosa addosso che non se ne va. È un disco che puzza di lenzuola sudate e sogni a metà, di poesia urbana, e non vuole salvare nessuno – tantomeno chi lo ha scritto. NOCRAC è la band per chi non cerca la redenzione, ma la comprensione.”

    TRACKLIST “SEXY DROGA”

     

    LATO A:

    1. Insonnia
    2. Tempo Perso
    3. Malincoktail
    4. L’unico Modo

    LATO B:

    1. Zebâni
    2. Piove
    3. Aritmia
    4. Des Arts 3 AM
    5. Sogno

     

    LATO C:

    1. Speakeasy (due Bloody almeno)
    2. Mainstream Love
    3. Al di là dei Guai
    4. Amare tutto
    5. Le Sei (gioventù ketamina)

    LATO D:

    1. Grappe Turche all’Anice
    2. Amico
    3. Marina Sport Miramare

     

     

    Biografia

    A Torino, davanti al museo egizio, c’è una chiesa. Nel silenzio notturno delle stanze che la abbracciano, nel 2021 Andrea Marazzi (Pietra Tonale, Umut Adan, Golpe), Carlo Barbagallo (Suzanne’ Silver, Albanopower), Frank Alloa (Roncea) e Riccardo Salvini (Indianizer, Foxhound) si sono ritrovati per scrivere l’epopea di Sexy Droga: un concept album sulle dipendenze, il mal d’amore, la retromania, la morte, la vita, il futuro.  Basso, chitarra, batteria, piano elettrico, tre voci: quando suonano insieme si fanno chiamare NOCRAC.

    NOCRAC è la summa del substrato musicale torinese. È un progetto musicale autoprodotto, autofinanziato e autosostenuto che ha incontrato la collaborazione e l’impegno di un’altra realtà indipendente: Overdub Recordings. NOCRAC non ha un target musicale e nessun obbiettivo specifico, se non esistere

    “Sexy Droga” (LATO C) è il disco d’esordio dei NOCRAC pubblicato da Overdub Recordings disponibile sulle piattaforme digitali da venerdì 31 ottobre 2025.

     

     

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  • È in libreria “Comete”, il nuovo appassionante romanzo corale di Livio Leoni

    Lo scrittore forlivese Livio Leoni torna in libreria dal 13 ottobre con il suo quarto libro “Comete” per Gilgamesh Edizioni, un romanzo lirico e profondo, tra deserti, stelle e coscienza, capace di coniugare narrazione contemporanea e riflessione universale.

    Sette giorni. Sei vite. La caduta inarrestabile di una cometa.

    Divisi geograficamente tra Cile e Medio Oriente, ma uniti dallo stesso cielo, i protagonisti dovranno fare i conti con le proprie esistenze e i nodi interiori, in bilico tra speranza e disperazione.

    Adil corre per seminare il dolore e inciampa nei suoi stessi sogni e in un vecchio che dimentica tutto. Un tassista accelera per superare il senso di colpa, ma il lutto gli siede accanto. Amira si aggrappa a una speranza per sopravvivere. La scia infuocata della cometa annoderà per sempre i fili di queste e altre vite, rivelando legami inaspettati e scelte che cambieranno tutto.

    La memoria e l’oblio, la fede e la sua assenza, la colpa, il perdono, la possibilità fragile del legame umano: tutto vibra in quest’opera intensa, che si muove come una sinfonia a più voci tra lirismo e disincanto e che sottotraccia affronta temi importanti quali l’integrazione, la diversità, i pregiudizi umani e culturali che si hanno verso quello che non si conosce.

    L’ispirazione per ‘Comete’ è nata, come spesso accade per le mie storie, dall’ascolto di una canzone: in questo caso, la misteriosa ed evocativa ‘L’ultima luna’ di Lucio Dalla. Il mio obiettivo era scrivere un romanzo che potesse avere la medesima, particolare sensibilità – ha dichiarato l’autore.

    Per raggiungere questo scopo, mi sono concentrato in modo maniacale sullo stile. La stesura è stata preceduta dalla lettura approfondita di un intero dizionario: volevo che i concetti di integrazione, diversità e superamento dei pregiudizi — temi che scorrono pulsanti sotto la superficie della narrazione — fossero ‘impacchettati’ da un linguaggio capace di impattare il cuore del lettore.

    Pur trattando argomenti importanti, il mio focus principale è rimasto sull’intrattenimento: la lettura deve essere per prima cosa un’avventura avvincente, emozionante e sorprendente per il lettore, lasciando che le tematiche sociali si manifestino sottotraccia, attraverso la storia e i personaggi”.

    “Con ‘Comete’, Livio Leoni conferma la sua voce originale e riconoscibile nel panorama narrativo italiano – ha commentato l’editore. Nato a Forlì nel 1982, Leoni ha saputo trasformare la propria sensibilità per il racconto in una scrittura che unisce introspezione e forza visiva, capace di emozionare e interrogare il lettore.

    Leoni, già autore di tre romanzi pubblicati e molto apprezzati da critica e lettori, torna con un’opera diversa, coraggiosa, che fonde più voci, più luoghi, più registri, in un unico corpo narrativo che si muove tra il realismo e la tensione simbolica. La cometa che attraversa il romanzo non è solo un corpo celeste: è il punto d’intersezione tra destini, culture, credenze. È luce che svela, è buio che scava”.

    Un libro scritto, quindi, per esplorare le crepe dell’animo umano sotto la lente di un evento simbolico e catastrofico quale la caduta inarrestabile di una cometa. Un’opera che interroga il lettore senza pretendere risposte né cercando soluzioni, ma offrendo prospettive; ogni personaggio è una costellazione fragile, e ogni capitolo è una traiettoria in collisione.

    DATI TECNICI
    Comete di Livio Leoni (Gilgamesh Edizioni)

    Collana: ANUNNAKI – Narrativa

    Pagine: 160

    Formato: 13,5 x 20,8

    Prezzo: € 14,00

    ISBN: 978-88-6867-809-8

    In libreria dal 13 ottobre 2025

    Editore: Gilgamesh Edizioni – www.gilgameshedizioni.com

    L’AUTORE
    Livio Leoni è nato a Forlì nel 1982. Laureato in giurisprudenza, ha svolto diversi lavori, spaziando dall’ambito legale a quello imprenditoriale. La sua passione per i viaggi, il cinema e la lettura lo ha condotto alla pubblicazione di tre libri: Il narratore di sogni (2018), Dietro una nuvola (2022), Vita da Bar (2023). Comete è il suo quarto romanzo.


  • GIGLIOLA CINQUETTI TORNA SUL PALCO AL VIA IL NUOVO TOUR TEATRALE Debutto il 28 novembre a Levico Terme


     

    Dopo oltre dieci anni di intensa attività televisiva, Gigliola Cinquetti torna finalmente alla musica dal vivo con una tournée teatrale che segna il suo grande ritorno sulla scena concertistica.

    Il debutto è fissato per il 28 novembre 2025 a Levico Terme (Trento), con la “data zero” di un progetto musicale raffinato, emozionante e profondamente autentico.

    In questo nuovo spettacolo, Gigliola ripercorre sessant’anni di carriera intrecciando passato e presente: una narrazione in musica che rende omaggio ai brani che l’hanno resa un’icona della canzone italiana – e non solo – con arrangiamenti moderni ma sempre rispettosi del suo stile unico e della sua inconfondibile eleganza.

    Sul palco risuoneranno successi intramontabili come: “Alle porte del sole”, “Dio come ti amo”, “La pioggia”, “Sì”, “Non ho l’età” e tante altre perle del suo repertorio, accanto ad originali riletture come una travolgente versione di “Chiquitita” degli ABBA e “La Bohème” di Charles Aznavour, che Gigliola ha contribuito a rendere celebre in Italia.

    Ad accompagnarla una band d’eccezione, elegante e pop al tempo stesso:

    Stefano Pisetta – direzione musicale e batteria (Claudio Baglioni, Mina, Fiorella Mannoia, Ornella Vanoni), Luca Baldessari – pianoforte e tastiere (session man e docente di musica), Alessandro Biasi – chitarre (chitarrista de La Corrida e del progetto “band + orchestra” di Gigliola Cinquetti), Giulio Molteni – basso (formatosi al Conservatorio di Trento e al CPM, già al fianco di Stewart Copeland).

    Queste le prime date confermate:

    • 28 NOV 2025 – LEVICO TERME (TN) | PalaLevico – Data Zero
    • 10 DIC 2025 – MONZA | Teatro Villoresi
    • 19 DIC 2025 – BORGOMANERO (NO) | Teatro Rosmini
    • 23 GEN 2026 – BASSANO D.G. (VI) | Teatro Remondini
    • 3 FEB 2026 – VERONA | Teatro Camploy
    • 7 FEB 2026 – CAVA DE’ TIRRENI (SA) | Teatro Siani
    • 13 FEB 2026 – PERGINE | Teatro Concordia

    Prevendite aperte su TicketOne

    Seguiranno altre date nei mesi di marzo ed aprile 2026 per poi riprendere la tournée estiva nelle piazze italiane.

    UNA PRODUZIONE DUEMME MUSIC MANAGEMENT di Michele Muscimarro & PIATTAFORMA EVENTI

    Michele Muscimarro: Artist and general management

    Giuseppe Putignani: tour manager

    Stefano Pisetta: direzione musicale

    Luciano Teodori: regia

    Carlos Morales: suoni

  • Laura Palmer’s Theme di Teho Teardo, con Stefano Bollani il brano è estratto dall’album “Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives” in uscita il 31 ottobre

    Esce oggi, giovedì 16 ottobre 2025, Laura Palmer’s Theme, il brano e il videoclip estratto dall’album “Teho Teardo Plays Twin Peaks and Other Infinitives” di Teho Teardo, che sarà pubblicato il 31 ottobre su cd, digitale e da metà novembre anche su Vinile.

     

    Il brano, a cui ha collaborato anche Stefano Bollani al pianoforte, è un’interpretazione toccante ed emotivamente intensa di Teho Teardo del classico di Angelo Badalamenti, un omaggio al tema di Laura Palmer e al mondo onirico di Twin Peaks, di David Lynch.

     

    Firmato dai registi Marco Porsia e Peter Lynch, il video è stato girato nel 2024 in Ontario, Canada, ed è ambientato in luoghi surreali: il Black Dice di Toronto, un bar rockabilly giapponese e una location nascosta a Halton Hills, poco distante da Toronto, un’area protetta dove auto abbandonate giacciono in vari stati di degrado.

     

    Nel video, una donna guida lungo strade dimenticate per recarsi in un misterioso cimitero di automobili, luogo di incontri clandestini nel cuore della foresta canadese. I relitti arrugginiti del passato, reclamati dalla natura, custodiscono segreti ed echi della sua storia tormentata.
    Questi veicoli del tempo paiono sussurrare storie di vite dimenticate e sogni perduti. Dall’inizio alla fine del video dominano i canti ininterrotti degli uccelli, saranno loro ad avere l’ultima parola. L’interpretazione toccante di Teho Teardo del classico di Badalamenti è un omaggio al tema di Laura Palmer e al mondo onirico di Twin Peaks di David Lynch.

     

    Dopo l’anteprima del 14 ottobre a Torino Spiritualità, Teho Teardo presenterà i brani del nuovo album in due concerti: il 29 ottobre al MAXXI di Roma e il 31 ottobre a Parma, al Complesso monumentale della Pilotta per il Festival il Rumore del lutto (dove suonerà anche il 18 ottobre con Blixa Bargeld).

  • Mao apre il tour dei Delta V e presenta in anteprima assoluta le sue nuove canzoni

    Sarà il cantautore Mao l’artista d’apertura del tour di presentazione del nuovo album dei Delta V, “In fatti ostili”, distribuito dall’etichetta discografica Universal Music Italia a partire dal 17 ottobre 2025.

     

    La collaborazione rappresenta l’incontro di due realtà di riferimento della scena alternativa italiana: i Delta V, riconosciuti per uno stile intimista e raffinato, e Mao, cantautore dalla carriera poliedrica e volto storico dell’epoca d’oro di MTV.

     

    Le radici del sodalizio artistico tra Delta V e Mao affondano negli anni Novanta, con la collaborazione nel brano “La mia cosa” per l’album della band milanese “Psychobeat” (con Mao paroliere e cantante) e la presenza del cantautore torinese nel videoclip di “Il primo giorno del mondo” nelle insoliti vesti di un prete, in compagnia di Angela Baraldi e Garbo.

     

    Durante il tour, Mao presenterà in anteprima assoluta alcuni brani tratti dal suo prossimo e attesissimo album, la cui pubblicazione è prevista nel corso del 2026. «Essere sul palco con i Delta V è un’occasione straordinaria – dichiara Mao –. Con Carlo Bertotti e Flavio Ferri mi lega un’amicizia, oltre che una collaborazione in numerosi progetti musicali e televisivi, che dura da trent’anni. La cifra stilistica dei Delta V è da sempre improntata a un’eleganza sonora sofisticata, poterla vivere da vicino sarà per me un privilegio. Nel corso del tour presenterò per la prima volta alcune canzoni del mio nuovo album, un progetto a cui tengo moltissimo e che non vedo l’ora di far uscire e condividere con il pubblico.»

     

    Le date del tour

     

    Oltre a Mao nel ruolo di cerimoniere d’apertura, per la presentazione di “In fatti ostili” sul palco Carlo Bertotti (basso, sintetizzatori), Flavio Ferri (chitarra, sintetizzatori), Marti (voce), Nicola Manzan (chitarra e violino, già Baustelle, Bologna Violenta, Il Teatro degli Orrori) e Simone Filippi (batteria, già CCCP, Gianni Maroccolo, Üstmamò), che daranno vita a uno spettacolo intenso e immersivo, in cui immagini e suoni si fonderanno in una narrazione contemporanea.

     

    Di seguito, il calendario dei primi appuntamenti che vedranno impegnati Delta V e Mao nei principali club italiani nel tour organizzato dall’agenzia Beautiful Days di Fabio Stucchi (date in continuo aggiornamento e biglietti disponibili sui circuiti di prevendita abituali):

     

    ▪ 08/11/2025 – Astro Club, Fontanafredda (Pordenone)

    ▪ 13/11/2025 – Duel Club, Pozzuoli (Napoli)

    ▪ 14/11/2025 – The Cage, Livorno

    ▪ 27/11/2025 – Largo Venue, Roma

    ▪ 28/11/2025 – Tambourine, Seregno (Monza-Brianza)

    ▪ 29/11/2025 – Cinema Vekkio, Corneliano d’Alba (Cuneo)

    ▪ 05/12/2025 – Casa del Popolo di Grassina, Bagno a Ripoli (Firenze)

    ▪ 10/12/2025 – Hiroshima Mon Amour, Torino

    ▪ 13/12/2025 – Circolo Ribalta, Vignola (Modena)

    Mao BIOGRAFIA

  • Disponibile nei digital store “Synergy”, il nuovo brano di Gio’s Project (Giovanni Zucchi) che unisce il groove italiano alla forza delle all-stars internazionali

    È disponibile nei digital store “Synergy”, brano che fa parte del progetto musicale Gio’s Project, guidato dal musicista e produttore Giovanni ZucchiSynergy nasce da un’idea di Giovanni Zucchi. Tutto parte da un groove di batteria finalizzato a realizzare un brano al limite di un test intensivo per un collaudo di alcune workstation in studio di registrazione.

    “Synergy” vede la partecipazione di musicisti eccezionali, in cui ogni artista ha messo la propria grandissima capacità e sensibilità al servizio del brano. Alla batteria troviamo Chris Coleman, considerato uno dei migliori batteristi al mondo e fonte di ispirazione, che ha suonato la sua parte dopo aver ascoltato la traccia in uno studio a Santa Monica. La sua performance ha rappresentato uno stimolo estremo e impegnativo per tutti i musicisti coinvolti. Alla chitarra ha contribuito Mark Lettieri, chitarrista di fama mondiale e vincitore di 5 Grammy, con il suo linguaggio musicale raffinato e una notevole padronanza espressiva.

    Al basso, Federico Malaman, pilastro della scena musicale italiana e riferimento internazionale, ha impressionato per il suo groove eccezionale e la capacità di mettersi totalmente al servizio del brano.

    L’ossatura del brano si rafforza con fondamentali contributi italiani. Al pianoforte e tastiere figura Andrea Pollione, colonna portante di Gio’s Project insieme a Angie Brown, musicista di rara sensibilità che ha suonato una parte molto complessa e fornito preziosi consigli.

    La sezione fiati, considerata tra le più potenti in Italia, è composta da Carlo Maria Micheli al sax, definito star internazionale, funambolico e certezza del progetto, Ambrogio Frigerio al trombone e Daniele Moretto alla tromba, completando l’eccezionale trio.

    Con oltre trent’anni di esperienza nel mondo della musica e dell’audio professionale, Giovanni Zucchi è un musicista, compositore, arrangiatore, produttore e tecnico del suono tra i più completi e versatili del panorama italiano. Nel corso della sua carriera ha collaborato con alcuni tra i più grandi nomi della musica italiana e internazionale, tra cui Eros Ramazzotti, Ornella Vanoni ed Ivan Graziani, contribuendo a progetti di grande rilievo artistico e tecnico.

    Nel 1983 fonda Project Lead, azienda pioniera nella produzione di workstation audio e video professionali, utilizzate da artisti nei loro tour come Beyoncé, Rihanna, Vasco Rossi e per gli ultimi 13 Festival di Sanremo, MSC Crociere, Teatro la Fenice di Venezia. Project Lead è riconosciuta come una delle realtà leader del settore. 

    Nel 2016 da vita al Gio’s Project, un progetto musicale presentato al Festival di Cannes interamente scritto e prodotto da lui, che ha riscosso particolare successo negli Stati Uniti, Canada, in Giappone e in Corea. Dopo il successo del debutto, nell’autunno 2025 è attesa l’uscita del suo nuovo lavoro discografico, “Gio & Angie and Friends”, anticipato dai singoli “My Heart Will Wait” e “Synergy”. Il disco vede la partecipazione di un cast di artisti internazionali d’eccezione, tra cui musicisti di livello internazionale come Chris Coleman (Prince etc etc), Mark Lettieri (Snarky Puppy, The Fearless Flyers), Sharay Reed (Aretha Franklin, Chaka Khan, Patti LaBelle  e Angie Brown (corista per Michael Bolton, Sting, Mariah Carey) e rappresenta la sintesi perfetta tra ricerca sonora, groove e sperimentazione elettronica. La formazione in occasione dell’uscita del secondo disco si chiamerà Gio’s Project 2.0.

    Durante la pandemia, Zucchi ha investito nella creazione di un nuovo studio di registrazione ad alta tecnologia, potenziando l’offerta di servizi di mix e mastering da remoto e avviando corsi online certificati Steinberg per professionisti e aspiranti tecnici del suono. Da sempre guidato da una visione che unisce innovazione tecnologica, sensibilità artistica e dall’attenzione per la formazione per offrire ai giovani musicisti un accesso concreto al mondo della produzione musicale, Giovanni Zucchi continua a rappresentare un punto di riferimento per chi crede nella musica come linguaggio, mestiere e futuro.

  • “Pray” è il nuovo singolo di Gianluca Amore

    Dal 31 ottobre 2025 sarà disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica “Pray”, il nuovo singolo di Gianluca Amore.

     

    “Pray” è un brano che racconta un momento di profonda difficoltà, in cui il protagonista si sente smarrito e senza punti di riferimento, perso sia fisicamente che emotivamente. In questo stato di bisogno, rivolge una preghiera a un’entità superiore, spirituale, affinché lo aiuti a ritrovare la strada e la luce. Il brano si caratterizza per un ritmo incalzante nelle strofe, un momento di sospensione nel pre-ritornello e un’esplosione melodica e armonica nell’inciso, che diventa una sorta di urlo liberatorio che invita l’ascoltatore a provare la stessa energia emotiva.

    Commenta l’artista a proposito del nuovo brano: “Pray per me arriva in un momento di grande sconforto, quando ho deciso di cambiare la mia vita e cercare la mia strada professionale. Il pezzo nasce dalla sensazione che ho provato guidando in macchina verso una direzione non precisa, ma con l’esigenza di correre, urlare, scappare, fuggire, respirare. Una richiesta di aiuto disperata verso il cielo, l’universo, Dio, o qualsiasi energia a cui ci si può rivolgere. Una preghiera con un ritmo incessante per chiedere di uscire dal buio e ritrovare la luce. Questo brano va a chiudere una sorta di trilogia di 3 canzoni che rappresentano, in un certo senso, 3 dimensioni umane: mente (Fuoriluogo), corpo (Sangria), spirito (Pray).”

    Il videoclip di “Pray”, diretto da Nicola Patron e scritto dallo stesso Gianluca Amore, vuole rappresentare la ricerca di sé stessi nella natura per ritrovare un contatto, una verità, un’esperienza reale. Si passa da un set chiuso, quasi industriale, a spazi aperti di lago e colline, a rappresentare l’eterna lotta tra il buio e la luce.

    Guarda il videoclip su YouTube: https://youtu.be/bxkjxaJZZhA?si=-EyJndtgfdEqGMtR

    Biografia

    Gianluca Amore nasce il 5 giugno 1989 a Padova. Dopo aver approfondito lo studio del canto e del pianoforte, a 19 anni entra a far parte del coro Summertime Choir di Padova, calcando palchi prestigiosi come il Kioene Arena, Gran Teatro Geox, Lumen Festival e alcune importanti trasmissioni televisive. A seguire, una serie di progetti musicali da corista e cantante solista, alcuni tuttora attivi, in collaborazione con diversi musicisti e cantanti (Break Free, Ginga, Stevie Biondi, Movie Chorus, Ceghedaccio Orchestra e altri). Allievo della cantante jazz Vivien Corti, del soprano lirico Marina Bartoli e del maestro Andrea Tosoni, dal 2011 si esibisce come cantante in diverse realtà musicali e dal 2012 al 2024 insegna Canto Moderno in alcune scuole di musica del Triveneto, mantenendo sino ad oggi una solida collaborazione con l’Accademia Filarmonica Veneta (PD). È direttore artistico e fondatore del coro N.A.M.E., dell’associazione musicale Coristi Per Caso e diversi laboratori corali di Padova.

    Nell’estate 2017 si esibisce come cantante e pianista in “Disordine”, concerto piano e voce scritto e interpretato dallo stesso artista, che lo vede cimentarsi in un repertorio di brani inediti e cover nella suggestiva cornice di Villa Campello a Camposampiero (PD). Dal 2018 è musicoterapeuta certificato presso l’Università Jean Monnet di Bruxelles e si occupa di musicoterapia in ambito terapeutico e preventivo con diverse utenze. Nello stesso anno presta la voce ad alcune canzoni del progetto artistico “Canzonepoesia” del poeta Pietro Olmeda e dell’autore Sandro Saccocci, collaborando con numerosi artisti del padovano (Marco Strano, Paola Casula, Alessandro Mozzi, e altri).

    Nel Natale 2018 realizza il concerto “SoulXmas” presso il Cinema Teatro Rex di Padova (che si ripeterà l’anno successivo presso il Cinema Italia a Dolo, Venezia) e nel 2019 diviene protagonista del concerto dell’ARCS nella suggestiva cornice del Cortile Nuovo di Palazzo Bo a Padova. Il 20 novembre 2020 esce in tutti i principali negozi digitali il primo singolo “Masochist”, scritto testo e musica e prodotto dall’artista stesso, sotto l’etichetta Pako Music Records del gruppo Visory Records. Dopo il successo di “Masochist”, a giugno 2021 esce il secondo singolo, “Senza Ragione”, una struggente lettera di un ragazzo adolescente che grida la sua rabbia e il suo sentire in un brano dal sapore R&B e quasi gospel sul finale.

    Dal 2021 svolge attività di performer nel prestigioso spettacolo “Long Live the Queen – Queen Tribute Show” insieme alla tribute band n. 1 in Europa Break Free, interpretando alcuni brani di George Michael e dei Queen, calcando palchi nazionali e internazionali. Nel dicembre 2022 esce in tutti i digital store l’album “Disordine”, dieci brani inediti scritti musica e testo dallo stesso artista, dove si mescolano più generi musicali: dalle atmosfere anni Ottanta di “I wanna sing forever” al pop di “Masochist”, dal neosoul di “Uno due tre” all’intimità dei pezzi piano e voce, passando per “Free me” dove gospel e rock si fondono in una preghiera cantata e suonata insieme da circa 100 elementi.

    Il 10 giugno 2023 Gianluca Amore è protagonista, creatore e direttore dello spettacolo “Dis-Ordine Live Show”, un concerto evento nella prestigiosa cornice dello storico Teatro Verdi di Padova insieme al coro N.A.M.E., ad un’orchestra elettronica, un quartetto d’archi e un corpo di ballo d’eccezione: brani inediti e hit nazionali internazionali per uno spettacolo di beneficenza per l’associazione ViviAutismo.

    Nel 2024 arriva in semifinale al Festival di Castrocaro e al San Marino Song Contest per partecipare all’Eurovision Festival con il brano inedito “Pray”. Nel 2025 esce il singolo “Fuoriluogo” prodotto da HiFunk Production ed è finalista nei concorsi “Giulietta Loves Romeo” e “Una Voce per L’Europa”. Nel giugno 2025 vince il prestigioso Evoli Festival –  International Music Festival nella categoria Inediti con il brano “Fuoriluogo” eseguito insieme all’orchestra diretta da Davide Cantarella. Sempre a giugno 2025 è tra i finalisti del “Fatti Sentire Festival”, in onda su Rai 2, ed è vincitore assoluto del “Musica Bella Festival”, in onore di Gianni Bella.

    Nel settembre 2025, in concomitanza con l’80esima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, si esibisce come performer al Premio Cinema Veneto Leone di Vetro, presso il prestigioso dinner show di Avanspettacolo, a Venezia.

    “Pray” è il nuovo singolo di Gianluca Amore disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 31 ottobre 2025.

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