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  • Atom Lux presentano l’album di debutto Voidgaze Dopamine Salad… un intreccio tra psych rock, alternative, garage, soft stoner e prog-pop

    Atom Lux presentano l’album di debutto Voidgaze Dopamine Salad… un intreccio alla velocità della luce tra  psych rock, alternative, garage, soft stoner e prog-pop

     

    ASCOLTA IL DISCO

    https://open.spotify.com/intl-it/album/64Y8KzprtJzLOStLQP7kCS?si=0ho9aKmaQLS0htE_uacqig

    Voidgaze Dopamine Salad, primo lavoro discografico di Atom Lux (in parte Lucio Filizola), si colloca, in modo volutamente instabile, a cavallo tra psych rock, alternative, garage, soft-stoner e prog-pop, attingendo da universi differenti, e generando un multiverso dai colori ipersaturi, tenuto insieme da un collante di sana matrice rock. I dieci brani, pervasi da tematiche surreali, fanta-catastrofiche, allucinogene, e a tratti grottesche, si reggono su un’impalcatura fatta di chitarre taglienti e riffose, synth frastagliati, voci sature e una sezione ritmica pulsante e dinamica, il tutto innaffiato da shot di delirio psichedelico.

    Non è un concept album, ma il filo conduttore, anche se non tematico, esiste e ha le sembianze di un’insalata di dopamina servita su un piatto fatto di lunghi sguardi nel vuoto.

    Voidgaze Dopamine Salad è un mosaico immaginifico, un cocktail caleidoscopico dal retrogusto rock’n’roll, a base di scimmie allucinate, fiumi di lava, universi frattali, singolarità cosmiche letali, conigli inebrianti, serpenti doppiogiochisti, danzatori isterici e molto altro.

    Atom Lux – Breve Bio

    Atom Lux (in parte Lucio Filizola), polistrumentista, autore e cantante cilentano, trapiantato a Roma, si avvicina alla musica da piccolo mettendo le mani sul pianoforte e poi sul clarinetto, ma ci mette poco a dimenticarsi di questi strumenti quando ascolta per la prima volta i classici del rock. Il passaggio alla chitarra innesca un’esplorazione famelica degli sconfinati territori del rock. Divora e scrive musica, suonando in diverse formazioni, arrivando a sguazzare nelle acque agitate del prog rock, con i Möbius Project, con cui incide un disco nel 2014, dal titolo Ra Me Nivar.

    Dopo una pausa di alcuni anni, a seguito dello scioglimento dei Möbius, nel 2019 riprende a comporre musica, addentrandosi in dimensioni dal sapore psichedelico e alternative, ma senza alcun dettame o vincolo di genere. Nel 2022 intraprende il progetto solista Atom Lux, con base a Roma, producendo musica nello studio casalingo.

    Nel dicembre del 2024 il progetto Atom Lux diventa full band e si attiva dal vivo, contando 5 elementi. Nell’ottobre del 2025 pubblica il suo primo lavoro discografico, dal nome Voidgaze Dopamine Salad.

  • Piaggio Soul Combination feat. Diane Kowa – Allnighter Material

    Piaggio Soul Combination feat. Diane Kowa – Allnighter Material

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    https://www.areapirata.com/en/prodotto/diane-kowa-the-piaggio-soul-combination-allnighter-material/

     “Allnighter Material” segna il ritorno in grande stile della miglior soul band italiana. Marco Piaggesi e compagni confezionano un disco autentico, fedele al suono Stax/Motown ma animato da un groove moderno e irresistibile. L’ingresso della splendida voce di Diane Kowa dona nuova forza e respiro internazionale a brani che sembrano nati per i dancefloor del Northern Soul. Un lavoro elegante, potente e genuino, tra i migliori dischi soul europei dell’anno.

  • “Cosa vuol dire amore”: il nuovo singolo di Alessandro D’Iuorno tra introspezione e verità Guarda il video

    “Cosa vuol dire amore”: il nuovo singolo di Alessandro D’Iuorno tra introspezione e verità

    Guarda il video

     

    https://www.youtube.com/watch?v=KLbX9Brzujk

    Il videoclip firmato da Viral Production, per la regia di Luigi Benelli di Maro, racconta il percorso di un uomo alla ricerca di sé stesso.

    Non lo so cosa vuol dire davvero “amore”? È la frase che apre — e attraversa — l’ultimo lavoro di Alessandro D’Iuorno, artista toscano capace di intrecciare parole e musica in un racconto autentico e disarmante. Il nuovo singolo, “Cosa vuol dire amore”, è un viaggio dentro le fragilità e le contraddizioni dell’animo umano, dove l’amore non è mai idealizzato, ma osservato per ciò che è: un sentimento complesso, che illumina e a volte ferisce, che cambia e trasforma.

    Il videoclip, realizzato da Viral Production di Luigi Benelli di Maro e Marco Marroni, traduce in immagini il senso più profondo del brano. Girato nella suggestiva location di Poggio alla Pieve, il video alterna momenti di introspezione e libertà, di tensione e leggerezza, restituendo l’immagine di un uomo che si spoglia simbolicamente delle proprie maschere per ritrovare sé stesso.

    Il testo della canzone, intimo e diretto, colpisce per la sincerità con cui affronta il tema del cambiamento e della vulnerabilità:

    “Se c’è una cosa che ho capito è che si cambia, se quell’ombra che è dentro di te esce quando viene il sole.”

    Una frase che racchiude la chiave interpretativa dell’intero lavoro: la consapevolezza che solo affrontando le proprie ombre si può rinascere.

    Nel brano, D’Iuorno racconta la sua difficoltà di amare, la paura di sentire, il desiderio di autenticità in un mondo che spesso premia la mediocrità. È un racconto adulto, sincero, a tratti spietato, ma sempre umano.

    Il videoclip segue questo percorso con uno stile visivo cinematografico, dove ogni movimento e sguardo contribuisce a costruire un linguaggio universale. Il risultato è un’opera che fonde musica, fotografia e narrazione, confermando il sodalizio artistico tra Alessandro D’Iuorno e il team di Viral Production, già noti per la loro capacità di raccontare emozioni con immagini potenti e delicate.

    “Cosa vuol dire amore” non è solo una canzone: è un riflesso. Un invito a fermarsi, ascoltarsi e riconoscere la parte più vera di sé, quella che — come canta D’Iuorno — “esce quando viene il sole”.

     

    BIOGRAFIA 
    Alessandro D’Iuorno, in arte D’Iuorno, nasce e cresce a Firenze. Il suo disco d’esordio “Ho capito abbastanza” esce nel maggio del 2012 per Controrecords e Newmodellabel, con distribuzione Audioglobe. Un lavoro che viene accolto positivamente dalla critica specializzata e che gli permette di entrare in contatto con Giorgio Canali, che lo ospita in apertura di alcuni suoi concerti durante il tour di presentazione del disco. Da qui il rapporto tra i due inizia a stringersi, fino a portare ad una collaborazione per il nuovo disco “Diversamente capace”, in cui Canali assume la figura di produttore artistico ed arrangiatore. Il nuovo album è stato registrato tra lo studio Larione 10 di Firenze e la casa dello stesso Giorgio, ed è uscito il 12 maggio 2015.

    Inizia il suo tour tra live e  interviste radio. Le recensioni dicono che il progetto funziona. fino a quando a fine 2016 uno stop per problemi personali interrompe la sua corsa. Continua a scrivere, si rimette in piedi, ed è il 2018 quando conosce il bassista compositore Alessio Dell’Esto di Grosseto. Da lì inizia la collaborazione da cui nasce una raccolta di nuovi e vecchi brani, “SS223”.Dopo la presentazione di SS223 arriva la pandemia che lo  porta ad una nuova dimensione in cui inizia a sperimentare, fino  uscita del  singolo “1984”.

    Nel 2024  pubblica  il singolo “Firenze ci crede“, la  Firenze popolare dove è cresciuto fatta di tradizioni.  

     Mentre inizia a lavorare a nuovi brani trascorre  l’inverno sull’isola di Malta dove scrive “Cosa vuol dire amore” che decide di pubblicare come ultimo singolo a se stante  in uscita  il 14 Novembre 2025. Il cantautore  ha in programma di uscire con un nuovo album nel 2026.


  • Rescue Zone presentano il video di Bed, un bellissimo concept clip con atmosfere tra il dark e il sognante

    Rescue Zone presentano il video di Bed, un bellissimo concept video con atmosfere tra il dark e il sognante

    https://youtu.be/5QdGz0M2Kmc?si=FSTgxb4s9jvoGavw

     

     

    IL BRANO

    “Bed” si esprime in modo distaccato dalla persona e racconta la condizione che ognuno di noi vive dentro le proprie paure e insicurezze. Mostra come queste ci facciano sentire oppressi, inadeguati e costantemente in conflitto con noi stessi.

    È una spinta alla ribellione, prima verso le nostre stesse gabbie interiori, per provare a uscire da quelle situazioni che creiamo con gesti istintivi e affrettati. Ci ricorda che tutto ciò di cui abbiamo bisogno va cercato ed ottenuto senza compromessi e paura.

    Ogni riferimento rimanda a momenti di riflessione; ogni domanda cerca una risposta, senza sapere se sarà davvero quella giusta. Il brano racconta il passaggio dalla quiete apatica alla ribellione, nella ricerca di una risoluzione personale.

    IL VIDEO

    Il video di Bed si apre con una mano sanguinante e una camminata lenta, come se il pericolo fosse ormai alle spalle. È solo una tregua illusoria: ciò che inquieta dentro non ha mai smesso di muoversi. La cattura e il sacco calato sulla testa segnano il ritorno inevitabile di quelle ombre.

    Su un materasso, il corpo giace con il volto coperto dallo stesso sacco. Mani che vagano ai lati sfiorano lo spazio attorno, presenze che tornano a manifestarsi e richiamano ciò che era stato messo a tacere.

    Sul tavolo, circondato da figure mute,

    una mano scivola dall’addome al volto: un contatto che rivela la verità nascosta, come se ciò da cui si fugge trovasse comunque il modo di manifestarsi.

    Nel bagno, immerso nell’abbandono, tutto si ribalta: chi tentava di fuggire diventa preda, e ciò che sembrava distante prende il controllo. Il trascinamento per i piedi legati e il cerchio rituale mostrano l’esposizione totale alle proprie paure.

    Nella sepoltura nasce un impulso di ribellione, un gesto istintivo per non lasciarsi inghiottire definitivamente. La corsa ritorna, tra cadute e riprese, fino alla stessa mano sanguinante che chiude il video, identica all’inizio: il confronto con sé stessi non finisce, ritorna ciclicamente allo stesso varco.

     

    BIOGRAFIA

     

    I Rescue Zone si formano nel 2024, dall’incontro tra cinque musicisti decisi a trasformare le proprie esperienze in qualcosa di autentico e potente. Tutto parte quando Emanuele, voce della band, contatta Nicola, bassista, nel settembre dello stesso anno. Con Andrea alla batteria – compagno di palco di lunga data di Nicola – e i chitarristi Alice e Raffaello, vecchi amici uniti dalla stessa urgenza creativa, la formazione prende rapidamente vita.

    Le loro influenze diverse si fondono in un sound diretto, energico e moderno, dove melodia e impatto convivono in perfetto equilibrio.

    A giugno 2025 pubblicano il primo singolo, “Get Away”, seguito da “Bed”, due brani che segnano l’inizio del percorso dei Rescue Zone: una band che mette al centro l’istinto, la coesione e la voglia di suonare senza compromessi.