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  • Con “Come Si Fa”, Naba racconta la difficoltà di lasciar andare ciò che si ama

    Un battito lontano, un respiro trattenuto, una città che pulsa come un cuore malato: è in questo scenario che nasce “Come Si Fa”(Artisti Online), il nuovo brano di Naba, alias di Antonio Martini, artista e produttore campano che torna dopo anni di silenzio con un pezzo intenso e magnetico, disponibile su tutte le piattaforme digitali dal 24 ottobre.

    “Come Si Fa” è una canzone che esplora il confine sottile tra desiderio e rifiuto, tra passione e ossessione, tra la voglia di trattenere e la necessità di lasciar andare. Il protagonista è prigioniero del suo bisogno, incapace di liberarsi da una presenza che lo attrae e al tempo stesso lo ferisce, in un universo dove la musica stessa diventa la sua carceriera.

    Nel testo, Naba personifica la musica come una figura femminile sfuggente, un amore tossico che domina e consuma: “Lei non sapeva nemmeno che io esistessi, eppure ce l’avevo con lei lo stesso”. Questa metafora si intreccia con versi dove emerge la parte più vulnerabile dell’artista come “Sei tu che mi uccidi e poi mi resisti”, emblema di un sentimento che sopravvive anche quando fa male.

    Sul piano musicale, il brano costruisce un’atmosfera densa e cinematografica, dove sintetizzatori avvolgenti, bassi profondi e beat elettronici essenziali si fondono a una voce graffiata e sincera. Il risultato è un dark-pop elegante e tormentato, che restituisce la tensione creata dal testo con una produzione curata nei minimi dettagli. La città che pulsa come un cuore stanco e ferito, sembra respirare insieme alla voce di Naba, accompagnandolo in questo viaggio intimo fatto di emozioni, ferite e rinascita.

    Con “Come Si Fa”, Naba racconta la difficoltà di separarsi da ciò che si ama, anche quando fa male, firmando un brano di grande profondità emotiva e produzione raffinata.

    Naba BIOGRAFIA

  • “Albedo – La Purificazione”: il bianco dell’anima nel nuovo capitolo di Alchimia in Musica

    Dopo Nigredo – La Notte dell’Anima, il percorso di Alchimia in Musica prosegue con “Albedo – La Purificazione”, la seconda tappa del progetto ideato da Roberta Mastrangelo (voce e autrice del testo) e Alessio Boni (compositore delle musiche originali a 432Hz), in uscita il 22 ottobre 2025 su tutte le piattaforme digitali.

    Un’opera che intreccia parola, suono e simbologia alchemica per guidare l’ascoltatore in un’esperienza di rigenerazione interiore, una trasformazione tra visioni liquide e vibrazioni luminose.

    Simbolo del bianco, dell’acqua e della rinascita, l’Albedo rappresenta la seconda fase del processo alchemico, quella della purificazione.
    Dopo l’oscurità della Nigredo, l’anima si apre ora alla luce, liberandosi dalle scorie del passato e ritrovando la propria limpidezza. È il momento del chiarore interiore, della pace che segue la tempesta.
    Nel brano, la voce di Roberta Mastrangelo conduce l’ascoltatore lungo un cammino meditativo fatto di immagini evocative – “Senti i piedi nudi sull’erba notturna, ancora umida di rugiada” – in cui l’acqua diventa elemento di lavanda e rinnovamento spirituale, fino all’incontro simbolico con il cigno, archetipo di purezza e saggezza.

    Le composizioni di Alessio Boni, accordate a 432Hz, costruiscono la cornice musicale che accompagna l’intero processo di ablutio.
    Le armonie ascendenti e la tessitura luminosa creano un senso di sospensione e trasparenza, in cui il corpo si rilassa e la mente si schiarisce. Il ritmo lento e ipnotico, sostenuto da sottili movimenti d’archi sintetici e riverberi acquatici, favorisce uno stato di meditazione profonda: la percezione del tempo si dilata e ogni respiro si trasforma in gesto di rinascita.

    A completare la visione artistica del progetto, Marco Ceruti – scenografo e artista milanese – ha realizzato per Alchimia in Musica una serie di quattro opere su compact disc ispirate alle fasi alchemiche.
    In “Albedo – La Purificazione”, la figura femminile da lui rappresentata assume tonalità perlacee e leggere, simbolo della rinascita attraverso l’acqua e la luce.

    Nel linguaggio alchemico, l’Albedo è associata alla Luna e all’elemento Acqua, simboli di riflessione e consapevolezza. Come la luna che riflette la luce del sole, anche l’anima purificata diventa specchio della propria verità.
    Il brano culmina in una potente immagine mistica: “Sul fondo del lago scorgi il tuo volto, libero da false luci, senza maschere.”

    Questa frase rappresenta il cuore del messaggio dell’opera: guardarsi dentro con autenticità fino a sciogliere ogni ombra, ritrovando la pace originaria del proprio essere.

    Robera Mastrangelo e Alessio Boni BIOGRAFIA

  • Alis Vibe: la nuova voce del pop internazionale con il singolo “Italian Girl”

    Noi italiani abbiamo uno stile tutto nostro: dal cibo al vestiario, fino al modo di parlare e di interagire col prossimo. Possiamo essere amati o anche odiati, ma una cosa è certa: non passiamo mai inosservati, perché possediamo un’identità forte, autentica e dirompente.
    Ed è proprio questa forza che caratterizza Alis Vibe, giovane artista originaria di Milano che sta costruendo un percorso musicale importante negli Stati Uniti. Con il suo nuovo singolo “Italian Girl”, disponibile su tutte le piattaforme dal 24 ottobre, Alis celebra con orgoglio le sue radici, trasformandole in un messaggio di energia e consapevolezza.

    Il brano è un’esplosione di pop e dance contemporanei, un mix di ritmo pulsante, bassi caldi e synth brillanti che restituiscono un’atmosfera internazionale, ma sempre con un tocco di stile italiano. La voce di Alis, carismatica e avvolgente, alterna inglese e italiano con naturalezza, diventando il ponte tra due mondi culturali che convivono in lei.
    La canzone racconta l’essenza di una ragazza che si reinventa, che non rinuncia alle proprie origini ma le porta con sé ovunque vada. “I’ve got Milan in my veins”“Ho Milano nelle vene” — è la frase che racchiude il cuore di Italian Girl: un’affermazione di identità e fierezza, un modo per dire che l’eleganza, il carisma e la vitalità italiani non sono solo tratti estetici, ma una vera e propria attitudine alla vita.

    Tra un ritmo trascinante e un testo che gioca con ironia e seduzione, “Italian Girl” diventa una dichiarazione d’intenti: essere sé stessi, senza compromessi, con la stessa spontaneità con cui si dice “Ciao ciao” invece di “Hello”. È un inno alla femminilità autentica, all’indipendenza e al coraggio di mostrarsi per ciò che si è, portando il proprio accento, il proprio stile e il proprio fuoco interiore in ogni luogo del mondo.

    Con “Italian Girl”, Alis Vibe firma un brano che profuma di sole, di energia positiva e di orgoglio. Un ritratto luminoso dell’Italia che brilla anche oltre oceano, capace di unire sensualità, ironia e libertà in un’unica, irresistibile vibrazione musicale.

    Alis Vibe BIOGRAFIA

  • “Epicuro (bye bye AI)”: filosofia e ironia nel nuovo singolo di Edoardo Tincani

    C’è un giardino antico, fatto di silenzi e riflessioni, dove il tempo sembra sospeso e i pensieri cercano la verità. In quel giardino passeggia Epicuro, il filosofo che invitava a raggiungere la saggezza rifuggendo i turbamenti inutili. Ma se oggi lo stesso Epicuro fosse catapultato nel nostro presente, cosa direbbe davanti a una realtà in cui i social sono vetrine di esistenze fittizie e gli algoritmi governano sogni e relazioni, non senza affanni? È proprio da questa suggestione che nasce “Epicuro (bye bye AI)”, il nuovo singolo di Edoardo Tincani, in uscita su tutte le piattaforme dal 17 ottobre. Un brano che mescola filosofia antica, denuncia contemporanea e umorismo tagliente, trasformando un dialogo immaginario in un monologo che parla a ciascuno di noi.

    Il pezzo è una riflessione pungente sul rapporto tra uomo e tecnologia. Tincani si rivolge al filosofo greco non per cercare risposte, ma per lanciare una critica sottile e ironica alla nostra epoca digitale. In un mondo sempre più dominato da social network e intelligenza artificiale, l’autore denuncia il rischio di perdere l’autonomia del pensiero, sostituita da un’apatia comoda ma pericolosa. La frase “Ma io ho voglia di vita, sai, di pensare da me senza alcuna AI, né algoritmi che succhiano l’anima, che mi rendono un’isola e mi tolgono libertà” diventa manifesto di un’urgenza: recuperare la libertà di pensare e sentire senza filtri.

    La musica, composta da Stefano Malagoli, veste il brano con un’atmosfera sospesa tra il gioco e la riflessione. L’arrangiamento firmato da Marco Gatti è sorprendente: un passaggio spiazzante dal jazz al rock spezza l’ascolto e restituisce la stessa inquietudine che il testo racconta. Pianoforte, chitarra e sezione ritmica dialogano tra loro fra divertimento e tensione, creando un effetto straniante che accompagna perfettamente le parole di Tincani.

    Con “Epicuro (bye bye AI)” Edoardo Tincani aggiunge un nuovo capitolo al suo percorso da cantautore impegnato, capace di intrecciare temi filosofici e attualità con una leggerezza che si dimostra incisiva. È un brano che invita a non cedere alla pigrizia mentale, a non lasciare che la tecnologia addormenti il pensiero critico, ma soprattutto a riscoprire la forza vitale degli esseri umani.

    Edoardo Tincani BIOGRAFIA

  • Esordio discografico per Kasy: “Dove Cadono gli Dei” esce il 17 ottobre con Cruisin’ Records

    C’è un momento, per chi fa musica, in cui le note smettono di essere solo suoni e diventano un modo per capire se stessi. È come attraversare una tempesta e, all’improvviso, vedere un raggio di luce che apre la strada verso qualcosa di nuovo.
    Da questa consapevolezza nasce “Dove Cadono gli Dei” (Cruisin’ Records), il nuovo album di Kasy, in uscita il 17 Ottobre su tutte le piattaforme digitali e in radio: un progetto che parla di vita vera, di cadute e rinascite, e di quella voglia di riscoprirsi ogni volta, anche quando sembra impossibile.

    L’album sarà presentato ufficialmente la sera del 16 Ottobre al Delorean Pub di Castellarano (RE) e poi in una serie di live nei club italiani, con il supporto di Cruisin’ Records e Cruisin’ Management.

    Il cantautore emiliano costruisce un mosaico dove le tessere sono emozioni, paure, sogni e coraggio. Ogni brano rappresenta una tappa di un viaggio fatto di perdite e ripartenze e di momenti in cui ci si smarrisce per poi ritrovarsi.
    Il titolo stesso, “Dove Cadono gli Dei”, evoca un luogo simbolico, in cui gli ideali vacillano e l’essere umano si ritrova nudo di fronte alle proprie contraddizioni.

    Le canzoni si muovono su coordinate pop cantautorali moderne, arricchite da elementi urban ed elettronici che donano freschezza e contemporaneità al suono.
    Si alternano brani intimi e introspettivi, come “La Calma e la Pace” o “Lacrima”, a pezzi più diretti e radiofonici, come “Non è Facile” e “Contro di Me”.
    Tra i momenti più intensi spiccano “Maledetta Musica”, un dialogo sincero con la propria arte, e “Ritoccare”, dedicata al nonno, dove la ricerca di senso si intreccia con il desiderio di aggiustare le imperfezioni della vita.

    A livello sonoro, l’intero lavoro si distingue per una produzione elegante e curata, firmata da Roberto Mennuti (Keynoise).
    La voce di Kasy, calda ed espressiva, si muove tra arrangiamenti bilanciati e un mix cristallino, dove convivono chitarre acustiche, synth delicati e ritmiche urban.
    Il mastering realizzato a Los Angeles dona uniformità e potenza al suono, mantenendo però un respiro naturale e una dinamica viva, che rende ogni brano autentico e coinvolgente.

    Il risultato è un album vivo, sincero e profondamente umano, che arriva dritto al cuore di chi ascolta.
    Con “Dove Cadono gli Dei”, Kasy conferma la sua maturità artistica e si afferma come una delle voci più autentiche e promettenti del nuovo cantautorato urban italiano.

    Kasy BIOGRAFIA

  • Luca Erriquenz: ironia, esperienza e passione nel nuovo singolo “Domani ti sposo”, fuori dal 10 Ottobre

    C’è un momento in cui la vita sembra un palcoscenico: un litigio che si trasforma in abbraccio, una promessa che nasce da piccoli gesti, un sogno d’amore che si tinge di ironia e concretezza. È proprio da queste immagini che prende vita “Domani ti sposo”, il nuovo brano di Luca Erriquenz, pianista, cantautore e poliedrico artista pisano.

    Il testo racconta con leggerezza e sincerità il desiderio di costruire un futuro insieme, fatto di attenzioni semplici ma vere. Come recita un passaggio emblematico, “Mi vendo la moto, compro anche un cane, col resto un maglione ed il pane”: una dichiarazione d’amore che rinuncia all’inutile per abbracciare l’essenziale.

    Nella sua ironia, la canzone porta un messaggio profondo: premiare la quotidianità, vivere in simbiosi, riconoscere valore anche alle piccole cose. Inventarsi un litigio e “metterci una pezza”, parlare del niente e colorare il tempo insieme: è da queste immagini che Erriquenz costruisce un racconto sull’amore maturo e consapevole.

    Sul piano musicale, “Domani ti sposo” unisce una vena rock fresca e spensierata con arrangiamenti che sostengono l’interpretazione vivace dell’artista. Grazie al suo ritmo coinvolgente ed ad un sound fresco e brillante, il brano sprigiona energia e positività, mettendo in risalto lo stile di Erriquenz, capace di fondere semplicità comunicativa e contenuti profondi.

    Con alle spalle 13 album, una lunga carriera live e un percorso da docente e produttore musicale, Luca Erriquenz conferma ancora una volta la sua capacità di sorprendere il pubblico, fondendo esperienza, ironia e passione in un brano il cui ritornello difficilmente vi toglierete dalla testa.

    “Domani ti sposo” sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali a partire dal 10 ottobre e in anteprima radiofonica.

    Luca Erriquenz BIOGRAFIA

  • “Vivere in una scacchiera”, il brano vincitore del Roma in Musica Contest firmato MettFOUR

    Immaginate di trovarvi in una stanza illuminata solo da un fascio di luce, mentre intorno a voi il pavimento si trasforma in una scacchiera infinita. Ogni passo diventa una scelta, ogni mossa un rischio: è questa la suggestione che offre “Vivere in una scacchiera”(Artisti Online), il nuovo singolo di MettFOUR, giovane cantautore romano che ha già dimostrato di saper trasformare emozioni intime in musica universale.

    Il testo è un affresco autobiografico che racconta la fragilità, i dubbi e la lotta interiore di una generazione sospesa tra sogni e paure. Con immagini forti e viscerali, MettFOUR fotografa la difficoltà di trovare un senso in un mondo che corre troppo veloce. La frase “È come vivere in una scacchiera / ed ogni mossa metti a rischio la vita intera” diventa manifesto di questa condizione: la vita come gioco strategico in cui ogni decisione porta con sé conseguenze profonde e talvolta irreversibili.

    Dal punto di vista musicale, “Vivere in una scacchiera” si muove tra atmosfere pop moderne e una produzione dal respiro intimo ma incisivo. Il ritmo incalzante, sorretto da una batteria pulsante e da linee di chitarra avvolgenti, crea un equilibrio perfetto tra tensione e malinconia, mentre la voce di MettFOUR emerge limpida e sincera, guidando l’ascoltatore dentro un percorso emotivo che non lascia indifferenti.

    Con questo brano, il cantautore non offre soltanto una canzone, ma un atto di coraggio artistico, un invito a guardarsi dentro e a riconoscere le proprie fragilità. È musica che vibra di autenticità, capace di trasformare un vissuto personale in un racconto collettivo.

    “Vivere in una scacchiera” sarà disponibile dal 10 ottobre su tutte le piattaforme digitali e in rotazione radiofonica, segnando un nuovo importante capitolo nel percorso artistico di MettFOUR.

    MettFOUR BIOGRAFIA

  • Elisabeth Grey porta il suo ultimo singolo nelle radio italiane e internazionali

    Immaginate di trovarvi al volante, di notte, su una strada deserta. Luci che guidano il cammino, strade deserte e pianeti come fari: è così che comincia “I FollowYou”, il nuovo singolo di Elisabeth Grey, artista olandese che ha scelto di diventare cantante professionista a 55 anni per dare voce alle sue passioni.

    Grey invita l’ascoltatore a salire in auto, a seguire la propria stella e a perdersi in un viaggio notturno tra le galassie. Non è solo musica, ma un piccolo racconto cinematografico dalle tinte intime e malinconiche. Il brano racconta la storia di una donna che intraprende un percorso sia fisico che spirituale. Nel testo la protagonista “sente il vento tra i capelli” mentre guida lungo una strada silenziosa; i pianeti e la luna fanno da guida, simboli del destino e della luce interiore. Il ritornello ribadisce la promessa: “I follow you, I follow you / till the end of the world with an angel at my side”. Questa frase — ripetuta come un mantra — esprime un amore totale e una devozione che va oltre il tempo e la logica: seguire qualcuno o qualcosa fino alla fine del mondo significa abbandonarsi con fiducia al viaggio della vita. Il riferimento all’“angelo al proprio fianco” aggiunge una dimensione spirituale, suggerendo che la guida non è solo umana ma anche metafisica.

    Dal punto di vista sonoro, “I Follow You” è una ballata dolce e intima con accordi soffici e riverberati che creano un panorama sonoro ampio, in cui la voce può librarsi senza ostacoli. Il ritmo è lento, quasi sospeso; non ci sono batterie impetuose o chitarre in primo piano, ma un accompagnamento misurato che sottolinea la delicatezza del tema. Elisabeth Grey canta con un timbro etereo ma radicato, che appare come un sussurro portato dal vento. È proprio questa scelta minimalista a dare profondità emotiva al brano.

    Tra tutte le immagini del testo, spicca la frase “I follow you, I follow you / that is what I deserve and I feel alive”. Qui Grey rivendica il diritto di seguire la propria strada: l’atto di seguire non è un sacrificio ma un modo per sentirsi vivi. La canzone suggerisce che la felicità deriva dal coraggio di inseguire ciò che si desidera, che si tratti di una persona, di un ideale o di un sogno.

    Il singolo è già in rotazione radiofonica e disponibile su tutte le piattaforme di streaming, a conferma del forte interesse che sta suscitando tra gli addetti ai lavori. Grey, supportata da una band di musicisti formati al conservatorio e abituati a spaziare tra disco e ballate, porta così nelle radio italiane e internazionali un progetto che incarna la maturità artistica e la voglia di ricominciare.

    “I FollowYou” non è solo una canzone da ascoltare, ma un invito a seguire la propria luce interiore e a non smettere mai di inseguire i propri sogni. A completare il quadro c’è anche un videoclip ufficiale in cui la regia traduce in immagini la metafora del viaggio: strade notturne illuminate dai fari dell’auto, riflessi stellari e primi piani della cantante sottolineano l’atmosfera sospesa del brano e rendono ancora più immersivo il racconto.

    Elisabeth Grey BIOGRAFIA

  • Marco Moretti torna con “The Moonlight Needs the Sun”: sei tracce tra sogno e realtà

    La vita è un film meraviglioso e siamo noi i protagonisti di questa rappresentazione cinematografica. Sarà un film comico, drammatico o una commedia? Questo non sempre dipende da noi, ma anche dagli eventi esterni sui quali non abbiamo alcun controllo. Nonostante tutto, restiamo noi i registi della nostra vita, quindi se non possiamo decidere il finale, possiamo quanto meno scrivere la sceneggiatura e la trama.

    Proprio con questa visione si presenta Marco Moretti, artista originario dell’Alto Adige, che dopo aver fondato una band rock/metal nel 2003 ha intrapreso diversi percorsi musicali, arricchendosi di esperienze artistiche e personali.

    Con il suo nuovo EP, “The Moonlight Needs the Sun”, Moretti racconta piccoli episodi della vita quotidiana, trasformandoli in piccole puntate di una serie tv capaci di toccare l’animo degli ascoltatori.

    Il sipario si apre con “Start Again”, Una storia di una ragazza che rifiuta la possibilità di un grande amore per partire alla ricerca di sé stessa in giro per il mondo cercando qualcosa che potrebbe trovare solo dentro di lei. Tuttavia nulla è  davvero perduto e con nuova consapevolezza c’è ancora una possibilità per ricominciare La canzone diventa così un inno alla possibilità di ricominciare sempre, nonostante tutto.

    Segue “Born in a Lonely Room”, brano che sembra autobiografico e che celebra la magia della musica come colonna sonora della nostra vita. Un inno al potere dei giovani sogni che, nati tra le mura di una camera, possono trasformarsi in canzoni capaci di riempire i più grandi stadi del mondo.

    Con “US Maya and Chloe”, Moretti racconta invece l’eccezionale normalità di un weekend in famiglia, tra natura e intimità, dove anche la voce femminile che accompagna il brano si fa accogliente, calda e confortevole.

    Arriva poi “The Pah of the Drop”, una delicata metafora sulla vita: ognuno di noi nasce come una goccia che cade da una nuvola, destinata a raggiungere il mare. Non possiamo fermare questo percorso segnato dalla gravità, ma ciascuno vivrà un viaggio unico, diverso per lunghezza e intensità.

    La title track, “The Moonlight Needs The Sun”, si presenta come canzone strumentale: qui le parole lasciano spazio alla musica, capace di trasmettere emozioni pure e universali.

    Il sipario si chiude con “Be Real!”, scritto nel 2018 ma registrato solo ora: un brano che invita alla libertà, alla fiducia in se stessi, all’essere autentici e a vivere al massimo delle proprie possibilità.

    Con queste canzoni, Marco Moretti riesce a intrecciare la profondità dei sentimenti con la semplicità della vita quotidiana, mostrando come ogni attimo possa diventare un ricordo da pellicola.

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    Marco Moretti BIOGRAFIA

  • Leo Rizzuto, una carriera tra palco e cuore: il nuovo singolo è “Senza dire una parola”

    Esce oggi, 4 ottobre 2025, il nuovo singolo di Leonardo Rizzuto, in arte Leo Rizzuto, intitolato «Senza dire una parola».
    Un progetto studiato e realizzato su misura per l’artista, frutto del lavoro congiunto di GMP Music di Michel Pequet e dello staff di Eventi e Management Italia, guidato dal Maestro e direttore artistico Massimo Galfano.

    Il brano è distribuito da Virgin Music / Universal, un traguardo di grande prestigio che segna un momento fondamentale nella carriera di Leo Rizzuto e di tutto il team che lavora costantemente al suo fianco.

    Oltre al singolo, «Senza dire una parola» è accompagnato da un videoclip ufficiale, girato e prodotto da Eventi e Management Italia, disponibile su Youtube a questo link: 

    https://www.youtube.com/watch?source_ve_path=Mjg2NjQsMTY0NTAz&v=slK9sVqyKc0&feature=youtu.be

    Un brano che parla d’anima e connessione

    «Senza dire una parola» racconta l’incontro tra due anime affini, che si riconoscono e si comprendono senza bisogno di parole, social o schermi.
    È un invito a riscoprire la forza di uno sguardo, di un silenzio condiviso, di quel legame autentico e profondo che nasce dall’essenza stessa dell’essere umano.

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    Leo Rizzuto BIOGRAFIA